Banda larga wireless: la Francia libera le frequenze della Difesa e si appresta a concedere nuove licenze WiMax

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L¿Autorit&#224 francese di regolazione delle telecomunicazioni ha deciso di accelerare lo sviluppo delle reti radio ad alta velocit&#224 Wi-Fi e WiMax.

Per cominciare, verr&#224 concessa per uso civile una banda di frequenze fin qui utilizzata per scopi militari per poi passare alla concessione di una nuova licenza.

L¿annuncio &#232 stato fatto in occasione della presentazione del rapporto annuale dell¿ex ART ¿ ribattezzata Arcep ¿ durante il quale il presidente Paul Champsaur ha svelato il ¿pacchetto sorpresa¿ legato alle nuove tecnologie di connessione wireless ad alta velocit&#224.

Prima di tutto, il Wi-Fi otterr&#224 una banda di frequenze supplementare, mentre il WiMax otterr&#224 una spinta propulsiva grazie alla concessione di nuove licenze.

La banda di frequenze 5,4-5,7 GHz, fino a ora utilizzata dal ministero della Difesa, verr&#224 riallocata per un uso civile, cio&#232 per un uso libero.

Questa disposizione rappresenta di per s&#233 un primo risultato concreto, poich&#233 la liberazione delle frequenze, cos&#236 come &#232 successo anche in Italia prima dello sblocco di giugno, era motivo di scontro da oltre un anno.

L¿Arcep, inoltre, intende estendere la diffusione della banda larga senza fili sul territorio francese attraverso la concessione due nuove licenze WiMax per regione nella banda 3,4-3,6 GHz.

L¿attribuzione avverr&#224 non attraverso un¿asta, ma in funzione del numero di operatori candidati.

Da qui a qualche mese, dunque, Altitude Telecom non sar&#224 pi&#249 il solo operatore francese a disporre di una licenza per offrire i servizi WiMax.

Nella maggior parte delle regioni, il primo arrivato sar&#224 il primo servito, dal momento che la procedura di attribuzione avverr&#224 ¿in base all¿arrivo delle domande¿.

Gli operatori potranno esplorare ¿eventuali soluzioni di mutualizzazione¿, ha precisato Champsaur.

Il principio dell¿asta sembra essere scartato definitivamente.

Nelle regioni dove la domanda sar&#224 forte e dunque le risorse hertziane considerate ¿rare¿, ci sar&#224 una competizione tra gli operatori: ¿verr&#224 lanciata ¿ ha spiegato l¿Arcep ¿ una procedura di selezione degli operatori basata su tre criteri: la collaborazione allo sviluppo territoriale dei servizi a banda larga, l¿attitudine del progetto a favorire la concorrenza e il montante delle tasse¿.

Tra gli operatori interessati, ovviamente, l¿ex monopolista France Telecom, che sperimenta la tecnologia WiMax su tre siti: Val-de-Rance, La Salvetat sur Ago&#251t e Amilly.

Per passare alla fase commerciale, dunque, l¿operatore dovr&#224 aggiudicarsi una licenza, puntando ¿ ha spiegato il portavoce ¿ ¿su quelle regioni dove la licenza WiMax permetter&#224 di completare la copertura delle reti a banda larga ADSL¿.

Alcatel, da canto suo, sta gi&#224 conducendo dei test negli aeroporti, con la collaborazione di ADP Telecom.

Il WiMax &#232 una tecnologia di accesso a Internet wireless in grado di estendere la velocit&#224 delle trasmissioni in entrambe le direzioni fino a 70 Mbps per un raggio di 50 km dalla base station e di portare la banda larga mobile in posti difficilmente raggiungibili da altre tecnologie.

La tecnologia si basa sugli standard IEEE 802.16 e si sta sviluppando in due versioni, l¿802.16d – studiato per competere con le linee broadband fisse di classe ADSL ¿ e l¿802.16e per gli utenti in movimento e quindi come integrazione, o antagonista, del 3G.

L¿Arcep, facendo un bilancio dell¿anno 2004, ha anche sottolineato le anomalie persistenti sul mercato francese delle telecomunicazioni.

Per cominciare, viene stigmatizzata l¿insufficienza degli operatori mobili virtuali (MVNO) che pesano ancora per meno dell¿1% del mercato e non hanno dunque avuto il potere di contrastare lo strapotere di Orange e SFR. Cosa possibile solo se la loro quota arrivasse almeno al 20%.

L¿Arcep insiste anche su un altro fronte: quello del deraggruppamento totale, che permetterebbe agli utenti di affrancarsi definitivamente dall¿operatore storico.

Champsaur punta su una nuova tranche di 500 mila linee deraggruppate da qui alla fine dell¿anno.

Alessandra Talarico

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