Internet governance: elementi per una posizione italiana in seno al gruppo di lavoro delle Nazioni Unite

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Italia



di Stefano Trumpy

Dirigente di Ricerca
CNR – Istituto di Informatica e Telematica
Delegato del governo- G.A.C. di ICANN


La parola “governance ” pu&#242 ingenerare equivoci perch&#233 &#232 troppo simile al mestiere tipico dei governi delle nazioni; in realt&#224 il significato &#232 quello di gestione e controllo dello sviluppo ordinato della rete che ormai &#232 diventato un elemento che fa parte della vita della societ&#224 moderna.
Anche i tecnici che hanno nel passato costruito l”Internet si sono resi conto degli effetti importanti che la rete ha nella societ&#224 ed, a prova di questo, la Internet Society (ISOC) aveva, su sollecitazione di uno dei “padri” della rete (Vint Cerf), costituito la Internet Societal Task Force (ISTF) da affiancare all”analoga Internet Engineering Task Force (IETF) che si &#232 storicamente occupata e continua ad occuparsi della produzione degli standard tecnici di Internet. Lo ISTF non ha avuto in ambito ISOC un grande sviluppo anche perch&#233 un aspetto cos&#236 fluido e interdisciplinare non ha trovato spazio in una organizzazione come ISOC, da sempre orientata agli aspetti tecnici e lontana da rapporti diretti con i governi.
Nelle attivit&#224 di ICANN, e in modo particolare in ambiente WSIS, &#232 invece emersa una partecipazione crescente dei governi che appropriatamente si occupano degli impatti sociali che l”Internet ormai ha in modo sempre pi&#249 evidente e quindi si &#232 creata una sinergia tra gli interessi dei governi stessi e dei tecnici, per assicurare uno sviluppo ordinato della rete.


Ruolo ristretto di ICANN nella Internet governance


ICANN si occupa della gestione del nocciolo della rete ovverosia del coordinamento della gestione e sviluppo di quei parametri che permettono di vedere Internet come una rete unica (i numeri IP ed i nomi a dominio). Notoriamente Internet &#232 una rete di reti che comunicano tra loro. Ci sono diverse questioni, anche tecniche, delle quali ICANN non si occupa, quale ad esempio il coordinamento del rooting tra le reti che compongono Internet, come si integrano le reti locali con le reti geografiche, i mezzi trasmissivi utilizzati, la convergenza ed altro.


Accezione larga di Internet governance


Lo sviluppo ordinato di Internet, per usare un diverso giro di parole, comprende un insieme di aspetti che separerei tra aspetti tecnici della rete ad aspetti connessi al cattivo uso della rete che, per comodit&#224, associo nella definizione di “patologie della rete”.
Aspetti tecnici che non stanno nel “portafoglio” di ICANN:

  • convergenza

  • voce su IP

  • instant messaging ed altre modalita” di comunicazione

  • coordinamento operativo del rooting

  • web design and management (curato da W3C)

  • reti locali, intranet e peering tra reti

Aspetti che hanno a che vedere con le “patologie” della rete:

  • frodi, diffamazione, messaggi distorti

  • protezione della proprieta” intellettuale

  • protezione dei consumatori

  • protezione della privacy

  • spam

  • distorsioni della “catena del valore” nel mercato degli ISP

  • digital divide

  • diffusione di virus

  • protezione dei minori

  • pornografia, terrorismo ed altri problemi legati alla circolazione di contenuti che recano danno sociale

Queste distinzioni non sono del tutto a compartimenti stagni; ICANN, relativamente alla gestione dei nomi a dominio e dei numeri IP, si occupa di sicurezza e stabilt&#224 della infrastruttura a livello alto, degli impatti della introduzione di IPv6, di problemi connessi a IPR, alla privacy, etc.
E” altres&#236 vero che per alleviare le sofferenze connesse alle “patologie della rete” sono necessari strumenti tecnici equiparabili a prodotti farmacologici quali filtri, firma elettronica, criptaggio, mantenimento di file di log ed altri strumenti di indagine, etc.


Definizione di public policy


Anche in questo caso, come per la “governance”, il nome “policy” &#232 potenzialmente fuorviante nel senso che lascia intendere che, siccome la politica nelle nazioni la fanno i governi, allora ogni aspetto che riguarda la policy dovrebbe essere terreno esclusivo dei governi stessi. Una definizione alternativa possibile &#232 “aspetti dell”Internet che coinvolgono un interesse pubblico”. I governi sono tenuti ad avere sensibilit&#224 su questi aspetti ed a collaborare con la comunit&#224 locale (Local Internet Community) per assicurare lo sviluppo della rete nell”interesse pubblico. Il problema vero &#232 convergere verso una interpretazione il pi&#249 possibile uniforme su dove sta la soglia tra le decisioni tecniche e dove entrano le questioni di interesse pubblico; se c”&#232 sinergia tra i governi e le componenti della LIC (da individuare grosso modo negli utenti finali e nei fornitori di servizi), allora una precisa definizione di questa soglia pu&#242 non essere necessaria.
Ci sono comunque aspetti di public policy che non rientrano nelle categorie menzionate sopra quali:

  • tassazione su internet

  • promozione di e-commerce

  • promozione di e – qualunque altra cosa

  • sistemi di controllo della qualit&#224 dell”informazione

  • accordi internazionali necessari per la natura transnazionale dell”Internet

Su questi aspetti il ruolo rilevante dei governi &#232 evidente; &#232 comunque ancora vero che sono necessari gli strumenti tecnologici affinch&#233 anche azioni di questo tipo abbiano successo; pertanto il legame con i gruppi tecnici che hanno l”expertize &#232 fondamentale, cos&#236 come i meccanismi di consultazione con la LIC.


La cultura internet da preservare


L”Internet si &#232 sviluppata con un approccio bottom /up ed &#232 riuscita ad assicurare un sistema a basso costo, di natura universale che pu&#242 accontentare utenze sofisticate e professionali ed al tempo stesso fornire servizi al pi&#249 vasto pubblico attraverso la propria struttura modulare. Si pu&#242 dire che l”approccio &#232 stato democratico? Io direi che Internet &#232 stata concepita e si &#232 sviluppata grazie ad un rigoroso meccanismo di “oligarchia del merito” e tutti noi dobbiamo dire grazie a questo approccio che non ha avuto sbandamenti. Gli standard vengono sviluppati da coloro che ne sanno di pi&#249 i rappresentanti delle grosse aziende possono influire solo in quanto persone che siano in grado di convincere i gruppi di lavoro all”interno dei quali si sviluppano gli standard; per impedire che pochi possano bloccare lo sviluppo, le decisioni vengono prese quando si e” raggiunto il “broad consensus”. Anche le decisioni in ICANN vengono prese solo a valle di consultazioni pubbliche, dove tutti hanno voce in capitolo. Il meccanismo delle constituency &#232 largamente adottato per dare una voce organizzata ai vari gruppi di interesse.


Quale ruolo per i governi

I governi dovrebbero rispettare il modello che ha permesso lo sviluppo dell”Internet ed inserirsi per assicurare una maggiore legittimazione agli organismi tecnici e non che si occupano della gestione e sviluppo di Internet a livello globale ed al tempo stesso svolgere una funzione guida per assicurare il pubblico interesse.


Cosa fare nel WSIS ?


Il WSIS ha avuto l”effetto di moltiplicare di almeno un ordine di grandezza il numero di persone, di varia estrazione, che vogliono capire ed entrare nei meccanismi della Internet governance. Questo &#232 un fatto positivo ma, al tempo stesso, attribuisce al ristretto numero di coloro che se ne sono interessati nel passato una grande responsabilit&#224: quella di assicurare che il meccanismo di gestione e sviluppo dell”Internet non venga fagogitato nel burocratismo e portato ad abbandonare quello che ho definito “il principio della oligarchia del merito”, il processo bottom – up, etc.
Quindi si rende necessario uno sforzo di sensibilizzazione sopratutto nei confronti dei paesi emergenti dal punto di vista tecnologico. Questa definizione la trovo pi&#249 appropriata rispetto a definizioni come “paesi del terzo e quarto mondo”. Per realizzare questo scopo occorrer&#224 “navigare a vista” ed essere pronti a spendere energie per una campagna di sensibilizzazione.

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