Sempre più americani preferiscono l’informazione online ai quotidiani

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Pare proprio che gli americani si affidino sempre di più a Internet per le informazioni quotidiane, abbandonando il cartaceo.

Secondo i dati dell’Audit Bureau of Circulations, la diffusione media di quotidiani ha perso l’1,9% negli ultimi sei mesi, a dispetto di una forte crescita economica.

USA Today resta il primo giornale americano con 2,28 milioni di copie vendute. Si piazza al secondo posto The Wall Street Journal, in calo dello 0,8% con 2,07 milioni di copie. Seguono Los Angeles Times, Chicago Tribune e San Francisco Chronicle con dati in calo di più del 6%. 

 

Nel 1964, quattro americani su cinque leggevano un giornale. Oggi, solo un americano su due ha conservato quest¿abitudine. La stampa quotidiana ha raggiunto il picco di maggiore diffusione nel 1984, registrando subito dopo una caduta del 13%.

Il fenomeno si spiega con la concorrenza di altri media. La televisione via cavo, con i canali di informazione a rullo continuo, ha fatto perdere ai giornali una parte di lettori.

Ma adesso è soprattutto Internet il nemico numero uno della carta stampata. l’ampia diffusione della banda larga permette ai tradizionali lettori dei giornali di passare molto più tempo online, mentre i giovani che non hanno stabilito ancora un rapporto di fidelizzazione con un quotidiano, passano più facilmente all’informazione online.

 

Il mese scorso, il magnate dei media Rupert Murdoch, presidente della News Corporation, proprietaria di 175 giornali nel mondo, ha suonato il campanello d’allarme davanti all’American Society of Newspaper Editors.

Murdoch ha commentato che il 44% degli americani tra i 18 e i 34 anni visitano quotidianamente un portale Internet per informarsi di ciò che accade. E solo il 19% di questi, comprano un giornale.

Dato ancora più preoccupante per gli editori, tra questi giovani, che dovrebbero essere il futuro target della stampa quotidiana, il 39% prevede di utilizzare sempre di più Internet per l’informazione, mentre solo l’8% dice che si riferirà a un giornale.

 

Il tycoon australiano ha sottolineato che dietro questa tendenza non c’è il disinteresse dei giovani per ciò che avviene nel mondo, tutt¿altro. E¿ che si sta affermando un nuovo modo di fruire dell’informazione, che privilegia la rapidità, la varietà e la semplicità.

E Murdoch, conosciuto nel jetset come ¿lo squalo¿ per la grande audacia negli affari, ha dato le nuove dritte. I suoi redattori dovranno studiare le diverse vie percorribili per dare al pubblico ciò che chiede, contenuti online e nuovi servizi.

 

Per la stampa americana, questa perdita di lettori ha determinato anche una forte diminuzione della raccolta pubblicitaria, a vantaggio del Web

Lo scorso anno, le inserzioni si sono ridotte del 2,3% contro il 2,9% del 2001, secondo i dati forniti da TNS Media Intelligence.

Caso significativo: il motore di ricerca Google registra trimestralmente più entrate pubblicitarie del New York Times, che è quanto dire!

 

Una nuova ricerca realizzata lo scorso aprile da ZenithOptimedia conferma questa tendenza.

La quota di pubblicità destinata alla Rete passerà dal 3,8% del 2005 al 4,4% nel 2007. Il Web detiene il 5,4% del mercato americano, quota destinata a crescere.

 

Più in generale, gli investimenti per l’e-pub sono cresciuti lo scorso anno del 21%. Da qui al 2007, le previsioni dei ricercatori di ZenithOptimedia restano rosee. Attesa per il 2005 una crescita del 5,4% degli investimenti pubblicitari, le precedenti stime si fermavano al 5%, al rialzo le previsioni per il prossimo anno che passano dal 5,8% al 6,5%. Mentre per il 2007, è attesa una crescita del 6,1%, rispetto al precedente 5,8%.

 

Raffaella Natale


 

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

 

Continua il calo della pubblicità televisiva a vantaggio di Internet. Studio ZenithOptimedia
 

Pubblicità: l’e-pub farà da traino al mercato, in concorrenza con Tv e carta stampata. Studio Nielsen-NetRatings

 

IAB Forum 2004: al mercato piace la pubblicità online

 

 

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