Tv e pirateria: la Corte d’appello di Washington blocca la Broadcast flag

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Il 1° luglio 2005 avrebbe dovuto essere una data storica per i produttori di personal computer. A partire da quel giorno, infatti, in base alle disposizioni adottate dalla Federal Communications Commission (FCC), l’Autorità americana di controllo dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni, tutti i decoder digitali, i lettori DVD e i videoregistratori della Tv ad alta definizione prodotti e venduti negli Stati Uniti avrebbero dovuto essere dotati di un dispositivo anticopia, chiamato dagli esperti Broadcast flag.

 

Si tratta di una ¿bandierina di segnalazione¿ digitale che doveva essere inserita nelle trasmissioni, con l’obiettivo di prevenire la redistribuzione non autorizzata di contenuti via internet.

La protezione del contenuto si basa sul sistema chiamato Defined Market Areas (DMAs), cioè l’area servita dal canale di trasmissione. In questo modo, gli utenti-spettatori possono ricevere la programmazione digitale e guardarla su qualunque macchina presente in un home network, a patto che sia definita nella stessa DMA.

 

La Broadcast flag è un chip che riconosce i codici associati a un determinato programma televisivo che ne determinano i limiti di utilizzo. In pratica, quando l’utente avrebbe ricevuto un programma via digitale terrestre con un demodulatore acquistato dopo il 1° luglio, non avrebbe potuto né registrarlo né trasferirlo a un dispositivo di archiviazione a meno che questo non fosse dotato a sua volta del dispositivo anticopia.

 

l’adozione di questo nuovo dispositivo aveva allarmato diversi operatori del settore, in primis l’Electronic Frontier Foundation – storica associazione di difesa delle libertà digitali fondata da John Perry Barlow ¿ che aveva da subito denunciato l’adozione di questo super tecnologico sistema anticopia.

l’EFF aveva fatto ricorso alla Corte d’appello di Washington contro il diritto della Commissione Federale delle Comunicazioni di legiferare in materia di apparecchi televisivi.

 

La sentenza è arrivata venerdì, 6 maggio, ed è stata una delusione per i sostenitori del sistema Broadcast flag, in particolare degli studios di Hollywood che da tempo stanno portando avanti una dura lotta alla pirateria di film su Internet.

La Corte ha, infatti, stabilito che la FCC non potrà imporre l’uso di questa nuova tecnologia. I giudici hanno spiegato che con l’adozione della Broadcast flag, la Commissione Federale delle Comunicazioni è andata al di là dei poteri riconosciutigli dalla legge.

 

Raffaella Natale

 

Sentenza della Corte d’appello di Washington

EFF – Broadcast Flag Archive

 

 

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