Musica sul telefonino: crescono i dubbi sul mancato lancio dell¿iPhone

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Avrebbe dovuto essere il gadget dell¿anno, l¿iPhone, ma il ¿mistero¿ riguardo il rinvio della sua presentazione si fa sempre pi&#249 fitto, cos&#236 come si moltiplicano le indiscrezioni riguardo il vero motivo dietro la dilazione.

Il telefonino compatibile col negozio musicale iTunes di Apple doveva fare la sua comparsa ufficiale al CeBIT di Hannover, ma all¿ultimo momento il tutto &#232 stato rimandato a data da destinarsi, mentre un imbarazzato Ron Garriques ¿ presidente della divisione mobile di Motorola ¿ spiegava agli analisti e ai giornalisti che per vedere il dispositivo nei negozi si sarebbe dovuto aspettare ancora un po¿.

Durante una conferenza stampa al salone tecnologico CTIA di New Orleans, Garriques ha spiegato che la dilazione &#232 stata causata dal diverso approccio dei due partner riguardo la presentazione dei prodotti da introdurre sul mercato.

¿La prima cosa che salta all¿occhio ¿ spiega Garriques ¿ &#232 la fusione di due diverse industrie con idee differenti sul lancio dei prodotti¿.

Gi&#224 prima di queste spiegazioni, per&#242, era circolata con insistenza l¿ipotesi che dietro il mancato lancio ci fosse anche lo zampino degli operatori, riluttanti a promuovere il cellulare del team Motorola-Apple a causa di differenti visioni sul futuro della musica sul telefonino.

Mentre Motorola e Apple, infatti, puntano su un modello di distribuzione gratuita (che aiuterebbe la prima a vendere pi&#249 telefonini, la seconda a espandere la sua leadership nella musica digitale), gli operatori non nascondono di avere altre ambizioni.

Verizon, Cingular e gli altri operatori Usa vogliono che i consumatori paghino per scaricare la musica cos&#236 come gi&#224 fanno per le suonerie ma sono anche restii a lasciare i ¿tech player¿ decidere le regole: una battaglia, dunque, che va al di l&#224 del semplice lancio di un prodotto e abbraccia un argomento molto pi&#249 delicato, ossia la gestione del mercato della musica digitale sul telefonino.

La questione dunque riguarda il margine di guadagno che Apple e Motorola intendono lasciare agli operatori: l¿iPhone, in pratica, consentirebbe agli utenti di caricare la musica sul telefonino direttamente dal Pc, senza che questa passi sulle reti mobili.

Un modello di business che lascerebbe pressoch&#233 all¿asciutto gli operatori mobili anche se, obietta qualcuno, non ci sarebbe comunque un gran profitto da condividere dal momento che dei 99 centesimi pagati dagli utenti per scaricare un brano, solo 4 centesimi vanno alla Apple, il resto &#232 suddiviso tra le major e gli altri attori coinvolti nella catena.

Questo approccio non &#232 affatto congeniale ai carrier americani, che spesso offrono i telefonini ai consumatori a prezzi inferiori anche di 200 dollari rispetto a quanto li pagano ai costruttori.

Una soluzione fattibile per uscire dall¿empasse, spiegano gli analisti, sarebbe quella di imitare l¿approccio degli operatori europei che, in molti, hanno creato i proprio music store digitali grazie ai quali gli utenti scaricano i brani direttamente sul telefonino ma attraverso le reti mobili, pagando per la singola canzone o ¿ dietro abbonamento ¿ hanno accesso a centinaia di canzoni per una tariffa mensile.

Gli operatori mobili, insomma, hanno gradito poco le tentate ingerenze della Apple sui loro modelli di business e cos&#236 come per lungo tempo hanno fatto con Microsoft, preferiscono lasciare la Apple ai margini del ¿loro¿ mercato per fare affari con societ&#224 pi&#249 disponibili a giocare con le loro regole.

Uno scenario, dunque, da cui potrebbero uscire vincenti i costruttori pi&#249 accondiscendenti ¿ tra cui gli asiatici Samsung e LG ¿ e gli operatori minori che volessero approfittare di questo scontro ai vertici per farsi spazio a discapito dei troppo esigenti leader del mercato.

Motorola ha comunque fatto sapere di avere allo studio modelli di business che possano fare cambiare idea ai carrier e ha ribadito di avere in programma il lancio definitivo dell¿iPhone per questa estate, magari bypassando i grandi operatori per vendere il telefonino direttamente attraverso i grandi distributori o i propri siti Internet.

A questo punto, per&#242, vorrebbe dire che nessun operatore offrirebbe agevolazioni sull¿acquisto del cellulare che dovrebbe quindi costare intorno ai 500 dollari. E chi comprerebbe un telefonino a questo prezzo quando spendendo anche meno si pu&#242 comprare l¿iPod?

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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