Authority tlc: dopo la nomina dei commissari si attende quella del presidente. Gasparri: ´avverrà appena ci sarà convergenza´

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Sono stati nominati ieri dalle Camere gli otto nuovi membri dell¿Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni, l¿organo che ha il difficile compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato della comunicazione e dei media e di tutelare i consumi di libert&#224 fondamentali dei cittadini.

Si tratta di Giancarlo Innocenzi (sottosegretario alle Comunicazioni), Sebastiano Sortino (Direttore generale della Fieg), Enzo Savarese (esperto di trasporti ed ex deputato di An), Gianluigi Magri (attuale sottosegretario all”Economia), Michele Lauria (ex sottosegretario alle comunicazioni), Nicola D”Angelo (magistrato del Tar della campania), Roberto Napoli (ex capogruppo Udeur al Senato) e Stefano Mannoni (docente di Storia delle Costituzioni moderne).

Resta ora da decidere il successore di Enzo Cheli alla presidenza dell¿Autorit&#224: la rosa dei nomi &#232 tuttora molto varia ma, secondo il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, le commissioni potrebbero riunirsi anche in periodo festivo o pre-elettorale se si manifestasse ¿la convergenza su un nome¿.

“L”obiettivo da raggiungere – spiega ancora il ministro –&#232 quello di trovare il consenso, tenendo conto che non pu&#242 esserci diritto di veto su qualsiasi ipotesi”.

””Credo che l”elezione degli otto membri da parte del Parlamento – ha aggiunto Gasparri – debba indurre ad una rapida soluzione per la designazione del presidente, perch&#233 &#232 bene che per tutti gli aspetti l”Autorit&#224 possa operare nella pienezza dei suoi poteri al pi&#249 presto possibile””.

Gasparri non ha voluto sbilanciarsi sui nomi dei possibili candidati alla carica appena lasciata vacante da Enzo Cheli, poich&#233 “&#232 bene che nessuno bruci o avalli nomi prima di verificare che ci possano essere le condizioni per i due terzi, che sono un temperamento dei poteri della maggioranza non un potere di veto assoluto delle minoranze. Mi auguro che si possa trovare ad horas una convergenza su una personalit&#224 qualificata””.

“Non &#232 una tombola dove ad una terna si puo” contrapporre una quaterna o una cinquina”, aggiunge Gasparri, concludendo che il governo ””non pu&#242 che essere aperto alle migliori soluzioni che emergano nel confronto parlamentare visto che il parere delle commissioni e” l”atto politicamente pi&#249 rilevante di questo processo, pi&#249 ancora che il potere di proposta del governo””.

Sempre ieri sono stati nominati due componenti del Garante per la protezione dei dati personali: Giuseppe Chiaravalloti (presidente uscente della Regione Calabria), Mauro Paissan (membro uscente del Garante), Francesco Pizzetti e Giuseppe Fortunato.

Proprio quest¿ultima nomina ha scatenato le proteste dell¿opposizione, che ne ha chiesto le dimissioni.

Al centro della bagarre, la condanna di Fortunato a sei mesi di reclusione (poi passata in giudicato) per violazione di segreti d”ufficio: nel 1994, quando era consigliere comunale a Napoli, Fortunato &#232 entrato in possesso dei tabulati telefonici dell¿ex sindaco Antonio Bassolino e di alcuni assessori, rivelandone i contenuti in conferenza stampa.

””Vedo con vivo rammarico – ha detto Massimo Brutti (DS) subito dopo la proclamazione delle nomine – che &#232 stata eletta all” Autorit&#224 per la privacy, una persona condannata con sentenza definitiva proprio per violazione della privacy. Ha avuto sei mesi di reclusione l”8 marzo del 2002. E” una cosa di una gravit&#224 inaudita. Gli chiediamo di dare le dimissioni e chiediamo che la maggioranza indichi un altro nome¿.

Fortunato ha ammesso i suoi trascorsi, ma si &#232 difeso spiegando che all¿epoca dei fatti non esisteva ancora la legge sulla privacy, entrata in vigore nel 1996.

In suo aiuto &#232 sceso anche, a nome di tutta la maggioranza, il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Malan

A difendere Fortunato a nome dell¿intera maggioranza, Lucio Malan, secondo cui Fortunato, che rivel&#242 tra l¿altro che dai tabulati acquisti risultavano telefonate di funzionari pubblici a numeri hard che niente avevano a che vedere con la funzione pubblica, ¿ha pagato i suoi conti con la giustizia e, siamo sicuri, operer&#224 con il massimo della dedizione¿.

Alessandra Talarico


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