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Nuove indiscrezioni sulle sorti degli asset francesi di Tiscali mobilitano il titolo sul mercato.
In attesa della comunicazione dei risultati di bilancio, prevista per il prossimo lunedì, Tiscali è andata bene ieri in Borsa.
Secondo alcuni rumor, sarebbero quattro o cinque gli operatori europei interessati a Tiscali France, tra questi Telecom Italia. Ma le eventuali trattative sarebbero ancora in fase iniziale e al momento non sarebbe stata fatta nessuna offerta ufficiale.
¿A Tiscali France guardano 4 o 5 operatori europei, fra cui Telecom, ma nessuna offerta è stata fatta perché le trattative sono in fase iniziale“, ha riferito una fonte.
Tiscali non ha voluto commentare le indiscrezioni già più volte circolate sulla stampa. Finora la posizione ufficiale del gruppo è stata di definire ¿strategica¿ la controllata francese, mentre l”interesse per le cessioni riguarda principalmente la Spagna e la rete paneuropea in fibra ottica.
Ma gli analisti, diversamente, ritengono che la cessione di Tiscali France permetterebbe di risolvere i problemi finanziari che il gruppo potrebbe avere a luglio quando andrà in scadenza il bond da 250 milioni di euro.
Ma nonostante le continue indiscrezioni, Tiscali non si smuove ed evita di entrare nel merito delle sorti degli asset d¿oltralpe.
Nei giorni passati, i dipendenti della controllata francese hanno indetto uno sciopero di due ore, chiedendo maggiori garanzie circa il loro futuro.
I sindacati hanno organizzato lo sciopero per denunciare l¿incertezza che regna sull¿azienda da quando hanno cominciato a circolare i rumor sulla prossima cessione. Una situazione che, a detta dei lavoratori, è ormai diventata insostenibile.
La delegazione sindacale è stata ricevuta dai vertici della società francese, che hanno commentato: ¿La divisione francese non è in vendita¿.
Una dichiarazione fin troppo stringata per poter rassicurare i dipendenti, che da mesi sono in balia di polemiche in merito alla possibilità che Tiscali decida di vendere anche questa controllata.
I rappresentanti sindacali hanno commentato:¿Tutti sanno che sta circolando un dossier presso i potenziali acquirenti e delle offerte sono state già fatte. I vertici dell¿azienda hanno tra le mani un documento della banca Rotschild destinato a questi potenziali acquirenti¿.
I sindacati hanno chiesto alla direzione di Tiscali France delle ¿garanzie sociali¿, messe per iscritto, prima che venga presa ogni decisione, cosa che ¿permetterebbe di rassicurare i dipendenti e garantirebbe la pace sociale¿.
I vertici dell¿azienda si sono nuovamente astenuti dal commentare la notizia, ma è ormai certo che Tiscali non può più esimersi da intervenire su quanto sta accadendo.
Secondo le voci delle ultime ore, pare che adesso in pole position ci sarebbe Telecom Italia, che in un primo momento aveva dichiarato di essere interessata solo alla rete in fibra ottica, Tiscali International Network (TIN).
Precedentemente era Bouygues Telecom, operatore di telefonia mobile in Francia, a essere in corsia preferenziale.
Tra le altre società in lizza, anche Neuf Telecom, Iliad, Cegetel (Vivendi Universal) e Tele2.
La controllata francese, stimata in 518,9 milioni di euro, secondo i conti del 2003 dell¿Isp, è la seconda più grande di Tiscali in termini di vendite, e ha rappresentato da sola il 22% delle vendite totali della compagnia nel 2003.
In termini di ricavi, la Francia è il secondo Paese per il gruppo e ha generato il 20% delle vendite totali del terzo trimestre.
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