Musica e Mobile Vas: presto nuove norme per tutelare il diritto d¿autore

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Si &#232 parlato dei Vas, servizi innovativi a valore aggiunto, al seminario ¿Nuove tecnologie e mercato della musica nella telefonia mobile¿ che si &#232 tenuto oggi a Roma, organizzato dallaSiae con la Jasrac (la Societ&#224 di autori giapponese) presso la Biblioteca del Burcardo.

La musica si sta avvalendo di nuovi canali e se ormai quello della distribuzione via Internet &#232 abbastanza battuto, risulta invece relativamente nuovo quello della telefonia mobile.

Convergenza, &#232 la parola magica che sta spingendo il mercato della musica verso nuove mete, tanto interessanti da attrarre grossi investimenti e nuovi player, in particolare le media company tradizionali, sul mercato della telefonia.

L¿offerta &#232 stata immediata, varia e massiccia, e la musica dovrebbe cavalcare quest¿onda per cercare di uscire dalla crisi nera che l¿ha messa in ginocchio da diverso tempo ormai.

Il cosiddetto Mobile Vas riguarda il downloading di suonerie polifoniche, wallpaper, video, giochi Java e anche i servizi basati su Mms, che rappresentano un mercato che ha dato dei risultati inattesi e che presenta un interessante potenziale di crescita.

Il mercato dei Vas, secondo le previsioni fornite al seminario, nel 2005 varr&#224 1 miliardo di euro. Nel 2004, i servizi a valore aggiunto hanno raggiunto i 615 milioni di euro, gli incassi delle suonerie hanno raggiunto circa 140 milioni di euro, poco meno della met&#224 di quanto gli italiani hanno speso per acquistare Cd musicali. In forte crescita anche il mercato dei messaggini multimediali, che &#232 arrivato ad occupare il 55% di quello relativo ai servizi aggiunti.

Proposte di grande efficacia dal punto dello sfruttamento tecnologico della musica sono state illustrate, nel corso del seminario, dai tecnici giapponesi. La prospettiva &#232 quella di un mercato in grande espansione per i telefoni cellulari sempre pi&#249 fonte di servizi musicali e fornitori di contenuti pi&#249 che di comunicazione.

Al centro del seminario di Roma, si &#232 discusso pi&#249 specificatamente del rapporto tra la Societ&#224 degli autori e degli editori e i provider di questi nuovi servizi.

La Siae propone una specifica licenza per le suonerie, in vigore dal 2003: gli incassi per i diritti d”autore derivanti dall”utilizzo della musica nelle suonerie sono passati dai 200 mila euro nel 2002 fino agli oltre 2 milioni 500 mila del 2004.

¿La Siae ¿ ha spiegato il Direttore generale Gianni Profita ¿ e le collecting societies sono chiamate a consolidare un ruolo centrale e determinante nel nuovo mercato della musica digitale con soluzioni innovative a livello di controllo della pirateria, organizzazione dei servizi, schemi tariffari, gestione della ripartizione dei proventi¿.

Presente al seminario, il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri che ha evidenziato come il diritto d¿autore non possa essere disconosciuto anche se va coniugato con le esigenze delle nuove tecnologie.

¿Il governo – ha dichiarato il ministro – sta intraprendo una serie di nuove iniziative in difesa della propriet&#224 intellettuale¿.

Ricordando la metafora di Adriano Celentano (¿Se non si pagasse pi&#249 il pane non ci sarebbero pi&#249 i fornai¿), Gasparri ha ribadito che ¿anche la creazione dei contenuti non deve essere esposta al saccheggio¿.

Il ministro ha voluto ricordare che su regole e diritto d”autore stanno lavorando i ministeri delle Comunicazioni, dell”Innovazione e dei Beni Culturali con una Commissione interministeriale che analizza il valore dei contenuti digitali nell¿era di Internet.

“Oggi una rilevante quota dell”importo pagato per una suoneria ¿ ha rilevato il ministro viene incassata dai gestori mobili, abituati a una marginalit&#224 del 50% e oltre, mentre le major della musica inseguono questi nuovi introiti. Per esse potrebbe essere utile utilizzare le suonerie come mezzo promozionale e le sempre pi&#249 basse vendite di Cd musicali, inoltre, compensate dal netto aumento nelle vendite delle suonerie”.

D¿accordo con Gasparri anche il viceministro ai Beni e Attivit&#224 Culturali Antonio Martusciello, che ha sottolineato che ¿¿la difesa della cultura &#232 la principale missione del ministero dei Beni Culturali e l¿attenzione al diritto d¿autore del governo non pu&#242 essere letta solo come esigenza di garantire agli autori un compenso, ma anche come l¿interesse per facilitare il flusso delle idee, di assicurare al pubblico i benefici derivati dalle attivit&#224 degli autori, che in tal senso devono essere tutelati cos&#236 come le loro opere¿.

Al seminario, in rappresentanza degli autori c¿era Mogol: ¿Gli incassi degli autori sono diminuiti, nonostante il gradimento della musica sia aumentato. E” sempre pi&#249 difficile controllare la diffusione dei brani. Per aiutare la musica dobbiamo reagire noi, le societ&#224 d¿autori dell¿Unione europea insieme agli organi governativi per fornire strumenti di controllo ¿ ha esortato Mogol ¿ ma dobbiamo anche costruire i presupposti per capire l¿importanza della cultura popolare di qualit&#224 e non soltanto di quella accademica. Le canzoni hanno sempre radicato dei valori nei giovani: la fine della cultura popolare significa generare conseguenze drammatiche per il futuro che non riguarda esclusivamente gli autori, ma anche la stessa societ&#224¿.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Mobile VAS: &#232 boom multimediale. Presentato il 3° Rapporto dell¿Osservatorio del Politecnico di Milano

Servizi Vas: gli Sms dominatori assoluti. Ancora incerto il futuro degli Mms

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