Colpito e affondato. Un potente worm manda in tilt la rete informatica del Senato

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Il Senato &#232 da due giorni sotto scacco hacker. Un virus ha mandato in tilt il sistema telematico, causando un traffico anomalo sulla Rete e bloccandone la funzionalit&#224.

Luned&#236 mattina, secondo quello che &#232 stato riferito da diverse fonti, alcuni dei computer colpiti dal virus avevano immagini porno gay ”ferme” sul monitor. Per due giorni gran parte dei computer di Palazzo Madama sono rimasti quindi fermi, senza possibilit&#224 di utilizzare n&#233 i sistemi di scrittura, n&#233 Internet n&#233 le email.

Alcuni avrebbero collegato l”attacco informatico subito dal Senato alle recenti polemiche legate al licenziamento di un assistente del vicepresidente di Palazzo Madama Domenico Fisichella, dopo che Panorama aveva pubblicato delle fotografie che ritraevano il collaboratore a una festa gay a Roma.

L”ennesima azione dimostrativa da parte di chi non ha gradito l”allontanamento di Dario Mattiello?

La supposizione sarebbe nata alla luce del fatto che su alcuni dei computer infettati sono apparse immagini pornografiche gay.

Ma sembra eccessivo arrivare a pensare che i fatti siano collegati. Certo l”attacco rimane un fatto grave che colpisce una delle massime Istituzioni dell”Italia.

Il servizio informatica del Senato ha spiegato che si &#232 trattato di un virus di nuova concezione che, in quanto tale, non poteva essere riconosciuto e intercettato dagli appositi filtri di protezione della societ&#224 che gestisce il servizio antivirus per conto del Senato ma anche da altri fornitori.

Il virus ha penetrato il sistema, approfittando dei tempi non sufficientemente rapidi per l”aggiornamento da remoto dal sistema operativo Microsoft, soluzione in funzione da alcuni mesi.

Un team di esperti si &#232 immediatamente messo all¿opera cercando di individuare il virus, in modo da isolarlo e aggiornare i software di tutti i computer collegati alla rete del Senato.

Nel contempo &#232 stato necessario fermare la rete interna poich&#233 il virus in questione &#232 stato programmato per individuare tutte le postazioni connesse, auto-duplicarsi e auto-inviarsi a tutti i computer, con un evidente effetto esponenziale che porta rapidamente alla saturazione della rete e al blocco della stessa.

Ovviamente, essendo la rete interna bloccata, l”operazione &#232 stata condotta su ogni singolo computer da personale specializzato, il che spiega la lunga durata del disagio.

La pulitura del sistema &#232 tuttora in corso. E” stata data priorit&#224 agli uffici connessi all”attivit&#224 parlamentare, Assemblea e Commissioni in primo luogo.

Il virus in questione appartiene alla fattispecie dei worm, censito oggi stesso a livello internazionale con il nome WORM_RBOT.ZY.

Secondo i primi accertamenti non provoca alcun danno al disco rigido dei singoli Pc, avendo come unica finalit&#224 quella di intasare e bloccare la rete interna. Nessun dato risulta alterato o compromesso nelle banche dati di Palazzo Madama.

Va sottolineato il massiccio aumento degli attacchi informatici: nell”ultimo anno il numero dei virus intercettati dagli appositi filtri di protezione &#232 aumentato del 600%.

Come era stato gi&#224 preannunciato prima dell¿estate, sar&#224 avviata la segmentazione della rete informatica che consentir&#224 di circoscrivere meglio eventuali attacchi informatici e che avr&#224 inizio luned&#236 prossimo, 29 novembre.

Il senatore Fiorello Cortiana, presidente dell”intergruppo bicamerale per l”innovazione tecnologica, intervenendo nel merito dell¿attacco hacker subito dalla rete informatica del Senato, ha dichiarato ¿Non posso esimermi dal rilevare che un maggiore coraggio nella migrazione a macchine che utilizzano sistemi operativi open come Linux avrebbe evitato quanto &#232 avvenuto¿.

Cortiana ha aggiunto che ¿Come forse &#232 noto, il Senato ha cominciato quest”anno ad avvalersi di alcuni sistemi open source, forse serve pi&#249 coraggio in queste scelte¿.

Il sentore ha commentato anche la scelta delle immagini gay apparse sui monitor dei computer collegati alla rete.

¿Questi attacchi – ha detto Cortiana – vanno assolutamente condannati perch&#233 invece di aprire le coscienze alla disponibilit&#224 al riconoscimento dei diritti delle minoranze, non fanno altro che richiuderle in modo offensivo. E impediscono a tutti gli utenti di comunicare e lavorare¿.

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Raffaella Natale