Vento in poppa per la larga banda. Ma per Stanca nuove sfide per il governo: oltre all¿incentivazione, sviluppo di contenuti digitali e servizi

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La larga banda sta viaggiando alla grande in Italia, grazie anche allo sviluppo dei nuovi contenuti digitali.

Ci offre un ampio quadro del mercato italiano delle connessioni veloci a Internet, il Rapporto sulla Larga Banda e sviluppo dei contenuti digitali. Il primo studio in materia in Italia, voluto dal Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, che delinea uno scenario inedito e tale da porre al governo nuove sfide.

Obiettivo dello studio &#232 dimostrare come la sostenibilit&#224 dei ritmi di crescita richieda un¿azione focalizzata non solo sulle misure di incentivazione, ma anche sullo sviluppo di contenuti digitali e servizi, elementi complementari all¿adozione della larga banda.

Fra il 2002 e il 2003 c”&#232 stata una crescita media dei collegamenti del 135% e negli ultimi mesi un incremento superiore a quello medio europeo, con 30 mila nuovi abbonamenti alla settimana, espansione che ci colloca al secondo posto in Europa per tasso di sviluppo e con ben 5,5 milioni di italiani collegati in larga banda.

Come riferisce una nota del ministero, tutto questo prospetta non solo una eccezionale opportunit&#224 di sviluppo, ma anche una vera e propria ¿rivoluzione¿ determinata dall”espansione dei contenuti digitali (telefonia, servizi vari, eGovernment, eLearning, sicurezza domestica, foto e video digitali, informazioni, cultura, turismo, film, musica, divertimento), che divengono interattivi e non sono pi&#249 una semplice trasposizione dai formati tradizionali.

Nel Rapporto del MIT si legge che il rapido svilupparsi di servizi Internet a larga banda sta trasformando le industrie e le attivit&#224 che forniscono o hanno la potenzialit&#224 di fornire contenuti digitali.

Internet, il cavo, e la larga banda in particolare permettono di trasportare contenuti digitali molto facilmente e rapidamente.

Lo sviluppo e la distribuzione di contenuti digitali non solo stanno aumentando molto velocemente attraverso uno spettro di industrie molto diverse tra loro ma stanno riconfigurando anche attivit&#224 esistenti (per esempio i telefoni con video giochi, le industrie del video e audio impegnate a trovare soluzioni per il downloading legale o illegale, ecc.) e stanno emergendo nuovi sviluppatori e provider di contenuti.

Il settore dei contenuti digitali &#232 stato trainato tradizionalmente da aziende media e di intrattenimento, tuttavia, sempre pi&#249 settori di impresa possono qualificarsi come ¿content intensive¿ in un modo o nell¿altro.

Nuovi servizi in rete (servizi informatici e database) e lo sviluppo di nuovi prodotti informatici (software, giochi, e altre forme di intrattenimento) stanno sollevando un insieme crescente di sfide politiche.

Nuove piattaforme di contenuto digitale e nuovi meccanismi di distribuzione come, per esempio, broadcasting e distribuzione di contenuti sulla rete, downloading (incluso il peer-to-peer) e il Video On Demand, rappresentano una sfida per i meccanismi tradizionali di creazione e distribuzione dei contenuti.

Il ministro Stanca spiega infatti che ¿La velocit&#224 di trasmissione e la facilit&#224 di accesso ai contenuti non sono sufficienti. La nostra prossima sfida, per la realizzazione della quale il ruolo del governo &#232 fondamentale, &#232 di promuovere non tanto l”innovazione tecnologica per se stessa, ma la qualit&#224 di tale innovazione e di quanto viene offerto tramite essa¿.

Stanca ha spiegato che si tratta della qualit&#224 dei contenuti, che pu&#242 essere garantita consentendo all”industria di lavorare in un ambiente chiaro, definito, favorevole e che consenta modelli di business percorribili.

Il ministro ha posto anche un ¿secondo obiettivo, anch”esso ambizioso: comprendere del tutto le potenzialit&#224 della rivoluzione in atto e di utilizzarla per promuovere le nostre ricchezze, la nostra cultura, insomma l”italian lifestyle, quello che il mondo ci invidia¿.

Non solo, ma recependo le indicazioni dell”OCSE, il ministro ha prospettato l”esigenza di ¿creare un quadro di regolamentazione dell”industria che preveda la definizione di standard di interoperabilit&#224 e tuteli i diritti di propriet&#224, ossia contrasti la pirateria¿.

I risultati ottenuti in Italia ¿sono il frutto degli incentivi agli utenti per la connettivit&#224 combinati con offerte mirate degli operatori. Tuttavia l”Italia ha ancora strada da fare e, quindi, &#232 necessario mantenere una politica di intervento che continui a promuovere la domanda e, indirettamente, l”offerta¿, ha aggiunto il Stanca.

Infine il ministro ha ricordato che ¿i consumi di intrattenimento trainano il mercato ed in Italia sono particolarmente elevati con il 28% degli utenti, un dato leggermente superiore alla media europea¿.

Si sta cos&#236 realizzando una convergenza tra gli apparecchi con la conseguente creazione di ¿network domestici¿, in cui il pc ¿parla¿ con la televisione, con la consolle, con il cellulare, con il controllo della casa, con l”impianto di riscaldamento¿

Rapporto – Larga banda. Politiche per lo sviluppo del mercato dei contenuti digitali e dei servizi

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Innovazione tecnologica e digitale: l¿OCSE sostiene il governo italiano