L´industria della musica annuncia una massiccia ondata di azioni legali per contrastare il P2p

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Europa



Continua l¿azione delle case discografiche contro la pirateria online, ritenuta la principale causa della crisi del mercato della musica.

In questo senso sono state avviate una serie di iniziative legali per mettere un freno a questa pratica crescente, specie tra i giovani, di utilizzare i sistemi di file-sharing per avere musica in modo illegale.

Proprio ieri l¿industria discografica ha comunicato i primi positivi risultati della campagna internazionale contro l¿utilizzo illegale delle piattaforme peer-to-peer e ha annunciato una nuova ondata di cause civili e penali programmate per i prossimi mesi.

I risultati evidenziano un incremento della consapevolezza dell¿illegalit&#224 del file-sharing e una diminuzione del numero di file illegalmente condivisi e messi a disposizione degli utenti. Nel frattempo il numero di servizi legali di distribuzione musicale online &#232 quintuplicato nel corso dell¿ultimo anno, raggiungendo la cifra di 100 unit&#224.

Azioni legali sono state portate a termine in Danimarca e Germania; in particolare, nel Paese scandinavo 17 individui hanno gi&#224 accettato di pagare indennizzi di alcune migliaia di euro. In Italia 30 persone sono state denunciate penalmente per violazione della legge sul diritto d¿autore.

Complessivamente, nei tre Paesi coinvolti in questa prima azione di contrasto al file-sharing illegale, 200 azioni civili e penali sono state promosse dall¿industria discografica.

L¿IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) ha inoltre confermato l¿intenzione di estendere ed intensificare l¿azione anche in altri Paesi quali la Francia, il Regno Unito e la Svezia, Paesi nei quali sono gi&#224 state lanciate forti campagne di sensibilizzazione e dove non si escludono possibili cause civili e penali.

Il presidente di IFPI, Jay Barman, ha dichiarato che ¿i risultati annunciati oggi dimostrano che la duplice strategia delle azioni legali e del lancio di piattaforme di distribuzione musicale legittime, sta avendo un grande impatto in termini di sensibilizzazione degli utenti e in termini di deterrenza¿.

Barman ha aggiunto che l¿industria discografica si sente incoraggiata da come il mercato si sta evolvendo e dai cambiamenti nella percezione dell¿illegalit&#224 da parte dei consumatori. Il presidente IFPI ha anche annunciato che, visti i risultati ottenuti in Italia, Germania e Danimarca, le azioni legali saranno presto estese in altri Paesi europei.

Barman ha spiegato che bisogna insistere ¿¿nel sottolineare che condividere illegalmente materiale musicale senza autorizzazione &#232 un reato che genera forti danni a tutto il settore musicale¿.

Il presidente IFPI ha poi posto l¿attenzione sul ruolo che giocano i governi in nella difesa del diritto d¿autore e nella lotta contro il file-sharing illegale.

¿Non va dimenticato ¿ aggiunge Barman – che l¿utilizzo illecito dei sistemi P2P non colpisce solo il settore musicale ma anche quello cinematografico e tutti quelli legati alla propriet&#224 intellettuale, settori che valgono complessivamente 1.000 miliardi di euro nel panorama del commercio mondiale¿.

L¿IFPI ha inoltre annunciato i risultati di una ricerca di mercato condotta in Francia, Germania, Regno Unito e Danimarca (la stessa ricerca era stata realizzata in gennaio, prima delle azioni legali). Una simile ricerca&#232 stata effettuata in Italia nel mese di aprile da FIMI e FPM in collaborazione con ACNielsenCRA.

Dai dati &#232 emerso che il 70% dei consumatori in Francia, Germania, Regno Unito e Danimarca sono consapevoli che il file-sharing &#232 illegale (a gennaio la percentuale era del 66%). L¿impatto maggiore si &#232 registrato nella fascia di et&#224 inferiore ai 30 anni.

Un¿ulteriore ricerca condotta in Francia da IFOP, ha mostrato che la percentuale di coloro che sanno che il file-sharing &#232 illegale &#232 cresciuta da 59% al 73% grazie ad una forte campagna di sensibilizzazione condotta sui principali quotidiani in aprile con lo slogan ¿la musica gratis ha un prezzo¿.

In Italia il 45% degli utilizzatori di sistemi P2p ha dichiarato che non condivider&#224 pi&#249 musica non autorizzata nei prossimi 3 mesi (il doppio rispetto a dicembre).La conoscenza dell¿esistenza di piattaforme di distribuzione musicale legali &#232 aumentata in maniera significativa; in particolare fra gli under 30 in Germania (57%) e Francia (45%).

Il governo francese ha apertamente dichiarato il suo sostegno alla lotta al file-sharing illegale. Il Ministro dell¿Industria Patrick Devedjian ha incontrato i rappresentanti del settore musicale per lanciare congiuntamente un piano di contrasto alla pirateria digitale e per sviluppare attivit&#224 di sostegno alla vendita legale online di brani musicali.

Il governo italiano ha introdotto nel mese di maggio nuove modifiche alla legge sul diritto d¿autore che rendono pi&#249 efficace la lotta al file-sharing e alla condivisione di opere dell¿ingegno non autorizzate, avendo cura per&#242 di apportare alcune modifiche per distinguere tra l¿utente che pirata musica per lucro e quello singolo che lo fa per un uso strettamente personale.

Per quanto riguarda il numero di file musicali non autorizzati disponibili su Internet, la cifra si &#232 attestata sugli 800 milioni, scendendo dai 900 milioni disponibili in gennaio. Il picco massimo era stato raggiunto nel giugno 2003 con 1 miliardo e centomila file illegali.

Il numero di file musicali non autorizzati disponibili sui sistemi P2p si &#232 attestato 700 milioni, 100 milioni di unit&#224 in meno rispetto a gennaio. Il picco massimo era stato raggiunto nel giugno 2003 con 1 miliardo di file illegali.

In crescita il numero di piattaforme legali di distribuzione, che &#232 arrivato dalle 20 attive nel giugno 2003 alle 100 operative a tutt¿oggi (50 delle quali in Europa).

Il numero di download dai siti legali sta significativamente aumentando: il provider musicale europeo OD2 ha segnalato una media di oltre 500.000 scaricamenti mensili nei primi mesi del 2004 con tasso di crescita che a maggio ha raggiunto il 27%.

Pi&#249 di 300.000 brani musicali legali sono disponibili in Europa. In Gran Bretagna, con il lancio di Napster nel mese di maggio, le canzoni disponibili per i consumatori sono oltre 700.000. Gli utenti registrati presso siti legali, in base a dati di OD2, sono cresciuti dai 380.000 di settembre 2003 agli 830.000 di marzo 2004.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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