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I nomi attualmente allo studio coprono diversi campi di attività e hanno ricevuto il sostegno di un insieme di associazioni non profit e di imprese tecnologiche come VeriSign.
L¿ICANN ha la responsabilità di assegnare gli indirizzi IP (Internet Protocol) e di gestire il sistema dei nomi a dominio (Top-Level Domain) generici (gTLD) e country code (ccTLD), nonché i sistemi di root server.
Il nome del dominio “.jobs” permetterà per esempio alle imprese di presentare le loro offerte di impiego su dei siti come “www.entreprise.jobs” piuttosto che di piazzarli in una sottoclassificazione, come “www.entreprise.com/jobs“.
L¿organismo Spamhaus, in prima linea nella lotta allo spamming, l¿invio massiccio di eMail commerciali non sollecitate (UCE – Unsolicited Commercial eMail), ha proposto un “.mail” con l¿idea di stabilire una sorta di certificato di garanzia a coloro che non inviano spam, assicurandoli, allo stesso tempo, che le loro e- mail non saranno respinte dai filtri anti-spam.
Nokia, Vodafone Group e Microsoft hanno suggerito di creare un “.mobi” attribuito ai siti Internet il cui contenuto è concepito per essere visto anche dal display del cellulare o su tutti gli altri apparecchi elettronici nomadi.
Due Gruppi industriali di telecomunicazioni hanno lanciato l¿idea di un nome di dominio “.tel“, per tutto quel che riguarda le Tlc e in particolare la telefonia via Internet, il protocollo VoIP (voice over Internet protocol).
Altri suggerimenti: “.travel” per le aziende che operano nel settore viaggi e turismo, “.post” per i servizi postali o “.cat” per la regione spagnola della Catalogna.
Infine, un nome di dominio che termina per “.xxx“, che permetterebbe di navigare tutti i siti a carattere sessuale.
Paul Twomey, presidente dell”ICANN, spera che il processo di decisione per i nuovi domini avvenga in modo più soft, rispetto al 2000, quando si aprirono diverse polemiche sulle modalità adottate per scegliere i nuovi domini.
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