Wi-Fi: si intensificano gli scambi diplomatici tra Usa e Cina sui protocolli di sicurezza

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L¿amministrazione Bush ha infine preso una posizione ufficiale riguardo la spinosa questione degli standard di sicurezza delle reti Wi-Fi imposti dalla Cina sui prodotti destinati al mercato locale.

In una lettera inviata ai vice premier cinesi Wu Yi e Zeng Peiyan, il ministro del commercio Donald Evans, il Segretario di Stato Colin Powell e il funzionario competente per le negoziazioni presso la World Trade Organization hanno infatti espresso tutte le loro riserve sul WAPI (Wireless Authentication and Privacy Infrastructure), il protocollo di cifratura che dovr&#224 essere integrato su tutti i prodotti wireless messi in commercio sul mercato cinese nei prossimi mesi.

¿Speriamo che la Cina esamini attentamente la questione e prenda nell¿adeguata considerazione il coinvolgimento del Governo degli Stati Uniti su una materia di tale importanza. L¿impegno congiunto di tre alte cariche &#232 raro, se non senza precedenti, e dovrebbe essere inteso come il segnale pi&#249 forte a indicare che le autorit&#224 statunitensi stanno prendendo la faccenda molto sul serio¿, dice il presidente dell¿Information Technology Council (ITIC), Rhett Dawson.

Lo standard che la Cina adotta per il Wi-Fi, il GB15629.11-2003, &#232 molto simile all¿IEEE 802.11 adottato dai sistemi wireless occidentali. Esso differisce soltanto per quel che concerne i protocolli di sicurezza.L¿IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) utilizza infatti lo standard WEP (Wired Equivalent Privacy).

Questa differenza, che potrebbe sembrare minima, ha in realt&#224 scatenato un vespaio di polemiche, dal momento che secondo l¿IEEE, costringerebbe i produttori a sviluppare una doppia versione dei propri apparati per evitare problemi di interoperabilit&#224 sul mercato cinese.

Mentre infatti le aziende locali possono usare i diritti di licenza del Wapi gratutitamente, il governo si riserva il diritto di concederli a quelle straniere, poich&#233 le attuali normative non permettono a queste ultime di avere accesso alle tecnologie commerciali di decrittaggio utilizzate in Cina.

Le nuove regole, entrate in vigore dal 1° dicembre (con un periodo di ¿grazia¿ fino a giugno) richiedono che il nuovo schema di decrittaggio Wapi venga incorporato a tutte le infrastrutture wireless vendute in Cina.

I produttori occidentali di dispositivi elettronici e di microchip hanno subito protestato riguardo la decisione che obbliga di fatto le aziende straniere che vogliono vendere i propri prodotti Wi-Fi in Cina, ad assicurarsi accordi di coproduzione con una delle aziende che possiede i ¿segreti¿ del Wapi, mettendo in serio rischio la propriet&#224 intellettuale dei prodotti hi tech.

Da qui anche la paura che le compagnie autorizzate ¿ in tutto sono 24 – facciano cartello, imponendo tasse spropositate per consentire l¿inserimento del protocollo di cifratura nei sistemi provenienti dall¿estero.

Secondo l¿ITIC, creare una doppia versione di ogni singolo prodotto non solo avrebbe gravi conseguenze economiche per le aziende straniere, ma comprometterebbe anche l¿interoperabilit&#224 dei sistemi stessi e un¿eccessiva frammentazione del mercato globale.

L¿ITIC rappresenta societ&#224 del calibro di Apple, Cisco, Hewlett-Packard, Microsoft, Sony, Time Warner e Oracle.

Le autorit&#224 cinesi, finora, hanno fatto orecchie da mercante, ignorando le proteste delle associazioni estere di settore e dei governi stranieri. Hu Xiangyu, senior manager di Legend, il pi&#249 importante produttore cinese di hardware ¿ e membro del Workteam governativo che gestisce gli standard Broadband Wireless IP ¿ ha smorzato le polemiche dichiarando che ¿¿gli standard internazionali sono rinomati per la loro inadeguatezza. Noi abbiamo semplicemente aggiunto qualche ¿strato¿ per renderli pi&#249 completi¿.

Le tecnologie Wi-Fi, che consentono l¿accesso a Internet a banda larga da dispositivi senza fili, hanno generato un mercato del valore di circa 3 miliardi di dollari e stanno velocemente trasformando la cultura dell¿accesso alla rete.

La Cina non rappresenta ancora un mercato di vaste proporzioni ma secondo le stime nel 2005 dovrebbe crescere fino a 250 milioni di dollari.


&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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