Liberty Media e 9 Telecom in lotta per rilevare Noos, il primo operatore via cavo del mercato francese

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Europa



Le somme stanno per essere tirate. Prima del fine settimana, Suez selezioner&#224 un candidato per avviare le trattative esclusive per la cessione del primo operatore via cavo della Francia, Noos, di cui detiene il 50,1%.

Il Gruppo presieduto da G&#233rard Mestrallet sceglier&#224 tra le due societ&#224 che da alcune settimane sono in competizione per presentare la migliore offerta.

Sulla corda si trovano la societ&#224 francese LD Com, ribattezzata 9 Telecom, e dell¿americana Liberty Media.

Infatti sar&#224 proprio l¿ammontare dell¿offerta a essere determinante.

Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano finanziario francese Le Figaro, i tre azionisti, Suez, France Telecom (27% del capitale di Noos), e Morgan Stanley (22,9%) avrebbero ricevuto delle offerte che valorizzano Noos a pi&#249 di 600 milioni di euro, somma quasi corrispondente all¿ammontare dei debiti della societ&#224.

Per Les Echos “il montante della transazione dovrebbe essere un multiplo compreso tra e 8 e 10 volte l¿ebitda 2003 di Noos, quindi circa 600-650 milioni¿

Suez ha tuttavia rifiutato di commentare la fuga di notizie.

Mestrallet aveva reso noto pi&#249 di un anno fa la sua intenzione di cedere il polo communication per concentrarsi nelle utilities: ambiente ed energia in cui Suez &#232 un leader mondiale.

La cessione di Noos &#232 in realt&#224 l¿ultima tappa del piano di disimpegno degli asset dell¿area comunicazione, avviato da ormai tempo.

Alcune settimane fa, Suez ha annunciato la cessione della sua partecipazione in M6 per un miliardo di euro, subito dopo la vendita dell¿emittente Paris Premi&#232re, di Firtsmark (Radio local loop) e delle due societ&#224 belga Coditel (cavo) e Codenet (rete di fibra ottica).

Attesa ormai da tempo, la vendita di Noos dovrebbe anche dare un input nuovo al mercato francese del cavo, che pu&#242 essere salvato solo dalla concentrazione intorno a uno, massimo due, operatori.

France T&#233l&#233com C&#226ble, il numero due del mercato, e Num&#233ricable (Vivendi Universal) sono anche loro pronti a vendere.

E¿ quindi molto probabile che chi comprer&#224 la divisione di Suez diverr&#224 in breve l¿operatore meglio piazzato per giocare questo ruolo centrale.


Ciascun candidato ha le sue possibilit&#224. Nato dal Gruppo Louis Dreyfus, LD Com &#232 riuscito, con una feroce campagna di acquisizioni, a prendere una posizione tutt¿altro che insignificante sul mercato francese delle telecom.

La societ&#224 detiene in particolare 9 Telecom, Firstmark, Jet Multim&#233dia… Nel 2003 ha generato un miliardo di euro di entrate e ha registrato un¿ebitda di 100 milioni di euro.

LD Com attualmente non dispone di nessuna rete via cavo, a differenza del suo concorrente Liberty Media.

Il Gruppo tuttavia conosce molto bene Suez che non &#232 altro che il suo secondo azionista (16,7%) dopo il Gruppo Louis Dreyfus (42,60%).


Dalla sua, Liberty Media sarebbe il naturale acquirente di Noos. Creato dal carismatico John Malone, questo Gruppo &#232 divenuto in venti anni, un operatore mondiale del cavo, dei media e di Internet.

Liberty Media (30 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa, ndr) &#232 presente inoltre nell¿operatore via cavo francese attraverso UPC, che vanta un package di 500.000 abbonati.

Rilevare Noos sembrerebbe quindi un¿operazione logica, sebbene molto rischiosa.

Logica perch&#233 si inscrive in una strategia di concentrazione degli operatori del cavo in Francia. Rischiosa, perch&#233 la normativa antitrust attualmente in vigore in Francia non &#232 poi cos&#236 permissiva, anche se dovrebbe presto essere modificata.

Per LD Com e Liberty Media rimane in tutti i casi una scommessa da tentare.

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Raffaella Natale