Riesame della Gasparri sulle sole osservazioni di Ciampi. Sfida all¿OK Corral tra Annunziata e Cattaneo

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Nella serata di ieri, l¿Ufficio di presidenza delle Commissioni Trasporti e Cultura della Camera ha deciso, a maggioranza e a norma del secondo comma dell”art.71 del regolamento di Montecitorio, che a essere riesaminate saranno solo le parti del Ddl Gasparri sulle quali sono stati centrati i rilievi del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Le osservazioni del Capo dello Stato, contenute in un messaggio di 5 pagine, riguardano punti chiave del provvedimento, come il Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic), il passaggio al digitale terrestre e il rischio di posizione dominante nel mercato della raccolta pubblicitaria. E infine la questione del trasferimento di Rete4 sul satellite.

Quali specificatamente le parti della legge che dovranno essere esaminati, lo decider&#224 lo stesso ufficio di presidenza delle Commissioni marted&#236 prossimo 13 gennaio. Cos&#236 ha comunicato Paolo Romani (FI), presidente della Commissione Trasporti della Camera.

A votare contro in Commissione &#232 stata l¿opposizione. Renzo Lusetti (Margherita), ha dichiarato che i deputati dell”Ulivo hanno votato contro questa decisione perch&#233 ¿quando il Capo dello Stato rinvia alle Camere una legge, la rinvia tutta e, dunque, deve essere riesaminata completamente¿.

Posizione, quella del centrosinistra, che per&#242 &#232 risultata minoritaria nella votazione.

Le discussioni in Commissione hanno aperto un nuovo capitolo nello scontro, che ormai dura da mesi, tra il presidente Rai Lucia Annunziata e il Direttore generale Flavio Cattaneo.

La posizione della Annunziata sulla legge di riforma del sistema radioTv, a firma del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, pare sia diametralmente opposta a quella dell¿intero Cda.

Il presidente della Tv pubblica ieri in Commissione ha apertamente detto ¿¿&#232 impossibile trovare una posizione comune¿.

Davanti ai deputati, la Annunziata ha evidenziato che a differenza dei consiglieri di viale Mazzini e del Dg Cattaneo che hanno sempre sostenuto il Ddl Gasparri, lei ha sempre dichiarato di temere ¿¿il rischio di una progressiva marginalizzazione del servizio pubblico a vantaggio di un competitore gi&#224 favorito di fatto dalla distorsione del mercato data dal conflitto di interessi¿.

¿Queste due posizioni – ha insistito la presidente della Rai – si sono divaricate a tal punto da rendere impossibile oggi una comune presa di posizione¿.

La Annunziata ha per&#242 fatto sapere di condividere la decisione del Direttore generale di rendere pubblici i documenti del Consiglio relativi al digitale terrestre. Aggiungendo ¿Provveder&#242 a inviare alle Commissioni quelli che ritengo rilevanti¿.

Il presidente &#232 poi entrato nel merito della discussione, presentando tre osservazioni al Ddl. La prima riguarda il Sic, rispetto al quale ¿la Rai aveva affermato nella precedente audizione la necessit&#224 di consentire uno sviluppo delle imprese nazionali, tutelando per&#242 allo stesso modo tutte le imprese senza creare in partenza soggetti favoriti e soggetti penalizzati¿.

La Annunziata ha detto di condividere le preoccupazione di Ciampi, che nel suo messaggio ha osservato che il Sic, cos&#236 come pensato nel Ddl Gasparri, non scongiurerebbe il rischio di posizioni dominanti.

Per evitate questa possibilit&#224, la Annunziata ha detto: ¿penso si possa intervenire con una definizione pi&#249 precisa del Sic, ma anche imponendo regole antitrust all”interno dei singoli comparti e eventualmente estendendo le norme che delimitano la possibilit&#224 di chi &#232 al limite della espansione in un singolo mercato di crescere liberamente in altri mercati¿.

La seconda osservazione dell¿Annunziata riguarda la privatizzazione della Rai. Secondo il presidente di viale Mazzini, ¿sia accettare un pacchetto dell”1%, sia parlare di privatizzazione secca¿, rappresentano ¿misure inefficaci ad aiutare la nascita del pluralismo televisivo¿.

La Annunziata &#232 del parere che, non aiuterebbe nessun imprenditore avere un pezzo di un”azienda senza avere anche, ad esempio, possibilit&#224 di penetrazione sul mercato pubblicitario.

¿L¿apertura agli imprenditori privati attraverso pacchetti azionari adeguati creerebbe delle partnership in cui la Rai potrebbe giocare un ruolo di protezione e di stimolo delle nuove iniziative editoriali, esplicitando pienamente il suo ruolo di grande editore nazionale¿.

Il presidente si &#232 infine soffermato sul digitale terrestre e l”ampliamento del pluralismo, dicendosi convinto del valore positivo per la Rai, e non solo, delle opportunit&#224 offerte dal digitale terrestre.

Quanto ai tempi della legge, la Annunziata ha infine sottolineato che ¿alla vigilia peraltro di uno scontro elettorale che si prevede aspro, non posso che raccomandare al legislatore di far s&#236 che questo periodo transitorio duri il meno possibile, pena il consolidarsi di un modo di governare la Rai secondo una pratica da maggioranza delegittimata¿.

Davide Caparini, vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, &#232 della stessa convinzione. ¿Cambiare il Cda a febbraio, una volta approvato il Ddl Gasparri, aveva senso ma con i nuovi e imprecisati tempi di approvazione, un”altra data non avrebbe senso¿, ha detto il deputato della Lega Nord, che propone, invece, di rivedere i criteri di assegnazione delle frequenze per il digitale terreste, mediante una selezione pubblica ispirata a criteri di ¿obiettivit&#224, trasparenza, proporzionalit&#224 e non discriminazione¿, come gi&#224 evidenziato dal presidente dell”Antitrust Giuseppe Tesauro.

In Commissione Trasporti &#232 intervenuto anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che riferendosi alle polemiche sollevata dal previsto passaggio al digitale terrestre per dicembre 2006, ha dichiarato che ¿Nella sostanza il discorso &#232 speculare: c”&#232 chi dice che si tratti di un espediente per salvare Rete4 e chi vuole eliminare Rete4 dicendo che il digitale terrestre non esiste. Sono questi i due corni del dilemma¿.

¿Finora – aggiunge Confalonieri – noi di Mediaset abbiamo sborsato 60 milioni di euro per le frequenze digitali, abbiamo gi&#224 il 50% del territorio nazionale coperto e chi ha il decoder pu&#242 oggi vedere 5 programmi di editori terzi: BBC World, Class News, 24 Ore Tv, Coming Soon e WJ Tv. C”&#232 chi parla e non ha investito una lira. C”&#232 gente, come Europa Tv, che non ha una frequenza e non vuole tirare fuori una lira e pretende di avere la frequenza di Rete4, che nessuna sentenza della Corte costituzionale gli ha mai assegnato¿.

Poi, ha aggiunto ancora il presidente Mediaset, nonostante il progetto Tv digitale terrestre sia stato appena lanciato, sul mercato ci sono gi&#224 60 mila ricevitori.

I prezzi sono compresi tra 149 e 380 euro, ma in un prossimo futuro chi avr&#224 pagato il canone potr&#224 usufruire del finanziamento di 150 euro a decoder stanziato in Finanziaria.

Entro fine gennaio ¿ sempre secondo quanto dichiarato da Confalonieri – verranno introdotti sul mercato altri 60.000 ricevitori.

Raffaella Natale