Lagardère: vicino l¿accordo con la Ue per il polo editoriale di Vivendi

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Europa



Il Gruppo Lagard&#232re sarebbe pronto a vendere un terzo di Editis, il polo editoriale ex Vivendi Universal Publishing (VUP), per andare incontro alle esigenze dell¿Antitrust europeo.

Secondo alcune indiscrezioni, il Gruppo francese prevedrebbe di cedere il 45% degli asset di Editis in Francia, circa il 34% del suo attuale perimetro, l¿equivalente di circa 315 milioni di euro di fatturato.

Gioved&#236, il direttore finanziario di Lagard&#232re, Dominique d”Hinnin, ha indicato che il suo Gruppo ¿non &#232 lontano da un accordo¿ con Bruxelles.

Una fonte vicina al Gruppo francese ha confermato venerd&#236 scorso, 21 novembre, che ¿alcune proposte sono state presentate alla Commissione Ue, che le ha giudicate sufficientemente interessanti¿.

Bruxelles ha ricevuto “un progetto di soluzione solido, ben costruito, che risponde a molte delle sue esigenze¿, ha dichiarato sempre la stessa fonte.

Aggiungendo che la quota di mercato nel settore della distribuzione, passerebbe da 50% a 39%, visto che la Commissione Ue ha fissato la soglia del 40%, al di l&#224 della quale si paleserebbe il rischio di posizione dominante.

Secondo la Ue, il progetto di riscatto di Editis da parte di Lagard&#232re, piazzerebbe il Gruppo francese in posizione dominante su dodici mercati del canale del libro, dai diritti di edizione alla vendita, passando per la distribuzione.

Riguardo alla vendita di testi scolastici ai rivenditori, la parte di mercato combinata di Editis-Lagard&#232re sarebbe del 70-80%, aveva indicato Bruxelles nella sua lista di obiezioni.

Come rimedio, Lagard&#232re si separerebbe da Nathan e da Bordas, specializzati in questo settore, passando sotto la soglia del 50% del mercato.

Per quanto concerne i dizionari, il nuovo Gruppo deterrebbe tra il 90 e il 100% del mercato, sempre secondo la Commissione Ue. La vendita delle edizioni Le Robert, che propone Lagard&#232re, ridurrebbe nettamente questa quota.

Lagard&#232re pensa anche di cedere il primo editore francese di letteratura generale, Robert Laffont, e anche, nel settore dei tascabili, Pocket, una casa editrice molto redditizia.

Tuttavia, non intende cedere i due centri di distribuzione di Malesherbes e Maurepas. Il Gruppo mira al mantenimento di due strutture concorrenti: Hachette Livre e Editis.

La Commissione ha tempo fino al 13 gennaio per rendere la propria decisione sull¿operazione di fusione.

Raffaella Natale