Spamming: la Ue riunisce governi e industrie in vista dell¿entrata in vigore della direttiva sulle comunicazioni elettroniche

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Sono pi&#249 di 200 i rappresentanti degli Stati Membri Ue delle industrie e dei settori pubblici e privati che il 16 ottobre prossimo si incontreranno a Bruxelles, per discutere soluzioni per combattere le eMail commerciali non sollecitate, con l¿obiettivo di ridare fiducia ai consumatori nei confronti di Internet.

L¿iniziativa &#232 stata presa dal Commissario Ue per l”Impresa e la Societ&#224 dell”Informazione Erkki Liikanen.

Il convegno precede di qualche settimana la scadenza del 31 ottobre, quando entrer&#224 in vigore la direttiva europea 2002/58/CE sulla privacy nelle comunicazioni elettroniche, contro la trasmissione delle eMail indesiderate, il cosiddetto spamming che invade i box degli utenti Internet quotidianamente.

In una nota di Erkki Liikanen, diffusa oggi a Bruxelles, si legge che ¿La proliferazione di posta commerciale non autorizzata &#232 preoccupante e pu&#242 nuocere al mercato elettronico e alla societ&#224 dell”informazione¿.

Secondo le stime di Bruxelles, in Europa il 46% della posta elettronica &#232 costituito da messaggi spazzatura, mentre nel 2001 lo spam rappresentava solo il 7% della posta mondiale.

Inoltre, le perdite di produttivit&#224 per le imprese dell¿Unione nel 2002 sono state di 2,5 miliardi di euro, mentre lo spamming avrebbe ormai superato il 50% del traffico mondiale di posta elettronica.

Secondo la nuova direttiva Ue, sar&#224 vietato l¿invio di junk mail ai cittadini dell¿Unione europea, mentre i Paesi membri avranno tempo fino al 31 ottobre 2003 per adattare la legislazione nazionale alle nuove disposizioni normative.

L¿Italia ha gi&#224 provveduto al recepimento della direttiva con l¿emanazione del Codice della protezione datidel 30 giugno scorso.

I lavori del seminario si concentreranno in particolare sul regime dell¿¿opt-in¿ (consenso preventivo) previsto dalla Direttiva per le comunicazioni elettroniche, e sulle misure da adottare per combattere lo spamming.

Fra queste ultime, oltre alle disposizioni di legge, si far&#224 riferimento ad attivit&#224 di sensibilizzazione e prevenzione, alla collaborazione con le imprese interessate (autoregolamentazione, elaborazione di codici di condotta, risoluzione extragiudiziaria di controversie, dispositivi tecnici di filtraggio), e ai meccanismi in grado di migliorare l¿attuazione delle norme in oggetto (collaborazione fra autorit&#224 nazionali di controllo, potenziamento della gestione dei ricorsi presentati da cittadini, definizione di sanzioni adeguate, sensibilizzazione di Paesi terzi).

Il risultato dell”incontro del 16 ottobre sar&#224 la base per l”elaborazione del testo della Comunicazione che la Commissione sta preparando in materia di spamming, la cui pubblicazione &#232 attesa entro dicembre 2003.

Raffaella Natale