La pubblicità fa volare Yahoo! e c¿è già chi parla di nuovo boom

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Yahoo!, il motore di ricerca pi&#249 diffuso al mondo, &#232 pi&#249 ottimista che mai sui risultati del 2003, dopo aver pubblicato un utile netto trimestrale di 65,3 milioni di dollari e un fatturato di 356 milioni, in crescita del 40% su base annua. Il balzo in avanti dell¿utile, pi&#249 che raddoppiato rispetto allo scorso anno, &#232 dovuto soprattutto alla capacit&#224 di attrarre investimenti pubblicitari.

Pi&#249 di due terzi del fatturato derivano, infatti, dalla pubblicit&#224 che compare sull¿home page del sito o in seguito alle cosiddette ¿ricerche a pagamento¿ che consentono agli inserzionisti di pagare le voci collegate ai loro prodotti o marchi grazie a parole chiave.

Le vendite legate alla pubblicit&#224 si sono attestate a 245 milioni di dollari e sono cresciute del 48% in un anno a conferma del fatto che l¿interesse delle multinazionali nei confronti della rete si sta risvegliando dopo un periodo di calma piatta, e diventa sempre pi&#249 forte. Dopo lo scoppio della bolla speculativa, infatti, la maggior parte delle aziende che si erano interessate agli spazi pubblicitari in rete sono scappate verso altri mezzi di comunicazione ritenuti pi&#249 redditizi.

Yahoo!, legata agli inserzionisti con contratti a breve termine aveva risentito fortemente di questa fuga in massa. Ma ora le cose stanno cambiando e i risultati trimestrali del gruppo lo confermano. ¿Gli inserzionisti seguono il loro pubblico. Attualmente investono su Internet perch&#233 Internet sta guadagnando terreno sugli altri media come la televisione¿ ha spiegato il numero due di Yahoo!, Dan Rosensweig.

A conferma di ci&#242, i sostanziosi contratti firmati con Pepsico, Coca-Cola, GM e Chrysler.

Attualmente, come ovvio, le strategie dell¿azienda californiana si incentrano proprio sulle iniziative per attrarre nuovi inserzionisti: il gruppo, prima dell¿estate, ha acquistato per 1,63 miliardi di dollari Overture Services, societ&#224 specializzata nella vendita di spazi pubblicitari per le ricerche sul web che conta fra i suoi partner Msn, Lycos, Cnn e l”italiana Tiscali, mentre gli advertiser sono oltre 88mila.

Nel Regno Unito, Yahoo! si &#232 legata invece a British Telecom, con l¿intento di favorire la diffusione della banda larga, con un accordo simile a quello siglato per il mercato Usa con SBC.

¿Anche se l¿impatto finanziario dovrebbe essere modesto all¿inizio, questi accordi sono una prova supplementare che Yahoo! riesce a diversificare con successo le sue fonti di rendita¿ , ha dichiarato Derek Brown di Pacific Growth.

Il successo dei servizi a pagamento di Yahoo non mancher&#224 sicuramente di suscitare le invidie di America Online (AOL), e Microsoft. AOL, ha infatti previsto che il fatturato per l¿intero esercizio subir&#224 un calo di circa il 5% a 8,6 miliardi di dollari, contro i 9,1 miliardi del 2002. Le entrate pubblicitarie del Gruppo controllato dal gigante dei Media AOL Time Warner, sono ugualmente previste in ribasso del 35-45% su base annua.

Secondo una stima degli analisti di Piper Jaffray, all¿interno di un mercato in forte crescita, come quello della pubblicit&#224 sul Web, la ricerca a pagamento &#232 sicuramente il segmento pi&#249 dinamico e a pi&#249 rapida crescita. Jupiter Research prevede che questa crescer&#224 del 50% a 1,6 miliardi di dollari nel 2003 fino a raggiungere circa 5 miliardi di dollari entro il 2006, con un tasso di crescita annuale composto pari a circa il 35%.

Il buon risultato conseguito dal gruppo, il cui titolo &#232 immediatamente salito del 12% a 43,48 dollari ha trainato tutte le aziende hi tech, facendo tornare alla memoria i fasti degli ultimi anni ¿90. Anche il titolo EBay, il maggiore operatore mondiale nelle aste elettroniche, ha infatti toccato quota 60,89 dollari, replicando il massimo storico registrato dal titolo nel mese di marzo del 2000. Secondo gli analisti il prossimo anno i ricavi di EBay aumenteranno del 38% mentre gli utili per azione saliranno del 40%.

Alessandra Talarico

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