Gli hacker oscurano tre siti anti-spam. Nasce un nuovo fronte contro la lotta alle mail spazzatura

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Tre siti Internet americani che fornivano informazioni su altri siti web sospettati di spam sono stati oggetto di un attacco hacker che li ha costretti alla chiusura.

Secondo gli esperti, l¿offensiva contro Monkeys.com, Osiriusoft.com e contro il sito di Compu-Net Enterprises sono segno di un¿escalation nella guerra tra gli spammer e i loro detrattori.

I siti presi di mira proponevano infatti delle liste di indirizzi in formato http di computer o server eMail sospettati di essere all¿origine di invii multipli di messaggi elettronici non sollecitati.

Le liste erano consultate dagli amministratori di rete e dai fornitori di accesso a Internet per bloccare le eMail provenienti dai computer incriminati, nel quadro delle tecniche di filtraggio dello spam.

La lotta contro le aziende che inviano questo tipo di posta, a ragione definita ¿spazzatura¿, per&#242 non si blocca: alcuni giorni fa lo Stato della California ha promulgato una legge che prevede multe fino ad un milione di dollari per chi si render&#224 responsabile dell¿invio di pubblicit&#224 non richiesta.

La nuova legge, la pi&#249 severa mai emanata negli Stati Uniti, punisce chi invia posta spazzatura da e per la California con ammende da 1.000 dollari per ogni singola mail inviata.

In Italia chi si rende colpevole di spamming viola il codice penale e pu&#242 essere denunciato all¿autorit&#224 giudiziaria. Oltre alle sanzioni (fino a 90mila euro), qualora l¿uso illecito dei dati sia stato effettuato al fine di trarne per s&#233 o per altri un profitto o per arrecare un danno a terzi, c¿&#232 la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Microsoft ha riferito che riesce a bloccare ogni giorno circa 2,4 miliardi di mail spazzatura indirizzate ai propri utenti di MSN and Hotmail. Per arginare il fastidioso fenomeno (e la pedofilia in rete) l¿azienda di Bill Gates ha deciso di chiudere le proprie chat, ormai rifugio di aziende senza scrupoli che tentano di lucrare a spregio degli utenti. Mentre Aol ¿ il pi&#249 importante Isp al mondo ¿ ha intrapreso azioni legali contro almeno 12 persone e Paesi ritenuti sospetti dell¿invio di un miliardo di mail spazzatura.

La Surf Control, societ&#224 che si occupa dei sistemi di filtraggio della posta elettronica, ha stimato che l”attivit&#224 degli spammer costa ogni anno 9 miliardi di dollari alle aziende di tutto il mondo. Si perde tempo a scaricare e leggere i messaggi, ma si spendono anche soldi per aumentare lo spazio disponibile nelle caselle di posta elettronica, che viene poi puntualmente occupato da messaggi non richiesti, che ci offrono servizi di cui mai usufruiremo.

Alessandra Talarico