Microsoft torna a investire nella Tv via cavo. Siglato accordo con Time Warner

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Microsoft sta accelerando il proprio impegno nella vendita di nuovi sistemi informatici all”industria della Tv via cavo nell”ambito di un altro tentativo di rivolgersi ad un settore da cui in passato si &#232 tenuta a margine.

L¿operatore di Tv via cavo Time Warner Cable, divisione del colosso Usa dei media Aol Time Warner, tester&#224 sui suoi abbonati la nuova versione del software di Tv interattiva di Microsoft, con la quale il gigante informatico conta di rilanciarsi nel settore.

La notizia &#232 stata data dai due Gruppi in un comunicato congiunto.

Time Warner Cable, secondo operatore negli Stati Uniti, condurr&#224 questo test a Beaumont nel Texas, in una zona che raccoglie circa 100.000 abbonati, ha precisato nella nota Microsoft.

La divisione del cavo di Aol Time Warner, &#232 il secondo grande nome che il Gruppo di Bill Gates convince a sperimentare il suo nuovo prodotto, dopo Comcast, primo operatore con 21,4 milioni di abbonati in 41 Stati.

Secondo Microsoft, Comcast inizier&#224 a testare da settembre nella regione di Seattle, utilizzando i set-top box Motorola DCT2000, il software IPG (Interactive Programming Guide), punta di diamante della nuova piattaforma Microsoft Tv Foundation.

Secondo la societ&#224 questo software permetter&#224 agli abbonati di accedere pi&#249 facilmente alle offerte sui servizi video.

Attraverso il set-top box istallato a casa propria, l¿utente invier&#224 gli ordini ai server degli operatori, permettendo a questi di migliorare l¿aspetto interattivo dei propri servizi.

Dopo i tentativi degli scorsi anni, il primo produttore mondiale di software spera nuovamente di riuscire a stabilire una posizione solida nell”industria della Tv via cavo.

Nel 1999 Microsoft aveva investito 5 miliardi di dollari nella Rete a banda larga “AT&T”. Parte del suo piano di investimento consisteva nell”inserire i suoi software in circa 10 milioni di decoder dei sistemi AT&T.

Ma dopo la sperimentazione portata avanti con alcune centinaia di migliaia di questi decoder, la AT&T decise di non estendere il sistema ai suoi milioni di abbonati negli Usa.

Il software richiedeva sistemi di ricezione a costi elevati, e quando nel 2001 il mercato sub&#236 il crollo gli operatori del settore divennero riluttanti a spendere altri soldi su equipaggiamenti costosi, hanno detto gli analisti.

“Con l”industria della Tv via cavo &#232 stato un inizio impegnativo”, ha detto Sean Badding, analista di primo piano della Carmel Group.