Oracle: l´Antitrust chiede più informazioni su Opa Peoplesoft

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La giustizia americana ha annunciato luned&#236 sera che sar&#224 necessario fare ulteriori indagini in merito al caso aperto sull¿Opa ostile lanciata da Oracle su Peoplesoft.

L”Autorit&#224 intende capire se un”eventuale concentrazione nel settore dei software creerebbe delle distorsioni della concorrenza.

Attualmente Oracle &#232 il numero due sul mercato, al primo posto c¿&#232 SAP, mentre al terzo PeopleSoft.

Questo allungamento dei tempi dell¿indagine, non ha sorpreso le parti in causa, Oracle, anzi, ostenta un certa tranquillit&#224.

Jim Finn, portavoce del Gruppo, ha commentato: ¿Noi siamo ottimisti, riteniamo che il Dipartimento di Giustizia concluder&#224 che la transazione non &#232 anticoncorrenziale e potremo finalizzarla in tempo utile¿.

Secondo le disposizioni americane, le Autorit&#224 antitrust dispongono di 15 giorni per emettere un parere dopo il deposito ufficiale di un¿offerta cash. La scadenza per l¿affaire Oracle sarebbe fissata per luned&#236 prossimo. Ma per l¿Opa di Oracle potrebbe essere gi&#224 troppo tardi.

Larry Eleison – presidente e Ceo del numero uno del colosso Usa del software per le imprese – si &#232 recentemente scagliato contro il management di PeopleSoft, che ha rifiutato l”offerta ostile, affermando che “il presidente dell”azienda non ne &#232 il proprietario, quindi come pu&#242 permettersi di decidere di non vendere a nessun prezzo?”. Secondo Ellison, infatti, “negli Stati Uniti sarebbe ora di proteggere gli azionisti dai manager. E” necessario, come dimostra anche il dibattito in corso in Europa, abolire quegli strumenti, che consentono al management di imporsi sulla volont&#224 dei soci”.

L”offerta su PeopleSoft, ha assicurato, “aumenterebbe la nostra redditivit&#224 fin dal primo giorno e porterebbe vantaggi a tutti, tranne, evidentemente, a quel piccolo gruppo di manager che si oppone all”operazione”.

La questione &#232 che, l”offerta di 19,50 dollari per azione effettuata da Oracle, secondo il board della societ&#224 californiana, ¿sottovaluta eccessivamente le potenzialit&#224 di PeopleSoft basate sulla sua performance finanziaria e sulle future opportunit&#224¿.

In una lettera agli azionisti, il Cda di PeopleSoft, ha affermato che ¿nella valutazione dell”offerta di Oracle bisogna considerare anche forti rischi di recesso per la compagnia¿.

La software Usa aggiunge ancora una volta che &#232 “probabile” uno stop dell”Antitrust al progetto.

Oracle il 18 giugno scorso aveva anche alzato del 20% circa il prezzo offerto per ogni azione PeopleSoft, portando il montante a 6,3 miliardi di dollari, in luogo dei 5,1 miliardi iniziali.

PeopleSoft ha respinto anche la seconda offerta di Oracle, avanzando i problemi di concorrenza che si porrebbero e ribadito la propria opposizione all”Opa ostile.

All¿esame dell¿Autorit&#224 antitrust c¿&#232 anche il progetto di fusione di JD Edwards con PeopleSoft.

Un¿operazione da 1,75 miliardi di dollari, parte da versare cash e parte in scambio di titoli. La giustizia dispone adesso di una settimana supplementare per emettere la sua decisone.