Microsoft preoccupata dalla crescente popolarità di Linux

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Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, ha espresso la preoccupazione dell¿azienda – leader nella produzione di software ¿ per la sempre pi&#249 agguerrita concorrenza dei software liberi di Linux, che avrebbero causato un forte rallentamento delle commesse da parte dell¿industria.

“…La crescente diffusione del software libero rappresenta una sfida al modello di business dell”azienda, viste le continue pressioni, da parte dei suoi sostenitori, perch&#233 i governi mondiali adottino lo standard nei loro sistemi – si legge in un comunicato del colosso di Seattle – …Dal momento che l”open source sta guadagnando sempre pi&#249 popolarit&#224, le vendite dei prodotti Microsoft potrebbero scendere e la compagnia si trover&#224 costretta ad abbassare i prezzi, con una conseguente riduzione dei margini operativi¿.

Il software Linux, deve la propria popolarit&#224 al fatto che il suo ideatore ebbe l”idea di rendere il programma “libero” coinvolgendo tutte le persone che potessero in qualche modo mostrare interesse verso il suo programma. Grazie al supporto della emergente comunit&#224 di programmatori che si stava formando intorno ad Internet e grazie anche al progetto GNU avviato gi&#224 qualche anno prima da Richard Stallman, GNU/Linux divenne qualche anno dopo un sistema operativo completo che si pu&#242, ora, distribuire a piacere e senza dover pagare nulla. Concetto finora utilizzato principalmente dai sistemi che seguono la licenza GPL (General Public License).

Per correre ai ripari Microsoft ha gi&#224 varato il Government Security Programme, rendendo accessibili i codici sorgente dei suoi software ad alcune autorit&#224 governative – tra cui Russia e Gran Bretagna – e a diverse agenzie. Ma la gratuit&#224 e la flessibilit&#224 dei software Linux stanno spingendo sempre pi&#249 aziende ¿ che vogliono ridurre i costi dei sistemi informatici ¿ all¿adozione dei sistemi applicativi Open Office, simili ai pacchetti Microsoft ma liberamente riproducibili e modificabili.

Il gruppo di Bill Gates &#232 anche sotto il mirino della Commissione europea che sta indagando per stabilire se veramente Microsoft – come sostengono i concorrenti – non avrebbe mai voluto rivelare le informazioni necessarie per creare software compatibili con Windows.