Gigabyte, storia del primo hacker donna

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Certamente i pi&#249 avranno dimenticato un virus salito agli onori della cronaca tecnologica alcuni mesi fa: si chiamava Sharpei, ma venne anche ribattezzato Sharp o Blunt. Il worm, pressoch&#233 innocuo, fece notizia non tanto per essere il secondo virus a colpire la piattaforma Microsoft .NET, nonch&#233 il primo scritto in linguaggio Microsoft C#. La sua fortuna , infatti, inizi&#242 quando si seppe che il suo creatore non era un occhialuto smanettone, ma nientemeno che una donna.
Dietro lo pseudonimo di Gigabyte, infatti, si nascondeva una diciottenne abbastanza sfrontata da sfidare un mondo, quello dell¿informatica, da lei considerato sessista: ¿Voglio che la gente, specialmente i maschi, sappiano che qui fuori ci sono ragazze che amano i computer, e non solo per giocare, ma sono circondate da uomini che le considerano solo delle stupide¿, avrebbe detto in un¿intervista. Sulla sua homepage (http://www.coderz.net/gigabyte) la giovane hacker sottolinea che, nonostante la notoriet&#224 sia arrivata solo di recente, lei &#232 sulle scene da quando aveva 14 anni. Il suo linguaggio preferito, informa &#232 il C+++ ed &#232 membro attivo del gruppo di creatori di virus informatici ¿Virus Metaphase VX Team¿. Insomma, Gigabyte ha tutte le caratteristiche per diventare un¿icona del riscatto femminile nel mondo dell¿informatica, tanto pi&#249 che Wired News ha scritto che la ragazza ha superato Lara Croft nel cuore degli fanatici del Pc.

Da canto suo la giovane belga non ha mai risparmiato le frecciate ai suoi detrattori che definisce ¿¿Idioti totali, che danno la caccia alle donne su IRC, tramite la posta elettronica o su ICQ¿, ma smentisce seccamente di essersi messa a creare virus per promuovere la causa del girl-power: ¿Non fa per me combattere per i diritti delle donne nel mondo dei computer, quella &#232 una cosa da fare individualmente¿¿.
Non scordiamo, infatti, che lo Sharpey &#232 stato il primo virus a essere scritto in C# e lei ci tiene a sottolineare questo primato.

Tant¿&#232. Quel che &#232 certo comunque &#232 che Gigabyte con una delle sue creazioni ¿ il worm Parrot ¿ ha fatto molto arrabbiare una tra le pi&#249 importanti aziende produttrici di software antivirus, la Sophos. Uno degli effetti del virus, infatti, &#232 la comparsa sullo schermo, di un messaggio molto poco delicato nei confronti di Graham Cluley, senior technology consultant di Sophos, accusato di aver commentato la sua notoriet&#224 con una frase tipo ¿le ragazzine farebbero meglio a occupare in altri modi il loro tempo libero¿. Una provocazione, a cui lei risponde con l¿intraducibile: “You better not fuck on the table Graham Cluley, you son of a bitch. I don”t even know the lady and she calls me a son of a bitch!”. Carina.

A quelli che l¿accusano di divertirsi a creare danni alla gente che lavora, Gigabyte risponde perentoria ¿¿ I miei virus non sono distruttivi, almeno non quest¿ultimo¿Non avrei usato C# se avessi voluto diffondere il virus. Soprattutto non ora, solo pochi hanno XP o i supporti .Net installati¿. La qual cosa sembra confermata anche da Symantec, azienda specializzata in sistemi antivirus.

Sembra comunque che ci sia lei anche dietro altri worm, tra cui Logo.Logic, Buffy e Scrambler.