Pirateria: diminuiscono i cyberattacchi, ma cresce la vulnerabilità dei sistemi di sicurezza

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Uno studio della Symantec, societ&#224 californiana quotata al Nasdaq e attiva nella sicurezza in Internet, avrebbe rilevato che nell¿ultimo semestre del 2002 ci sarebbe stata una riduzione del 6% dei cyberattacchi.

Secondo la ricerca condotta dalla societ&#224, su oltre 100.000 attacchi considerati, sarebbe sceso il numero delle invasioni informatiche alle aziende, a livello mondiale, da 32 a 30 a settimana.
Tuttavia la ricerca conferma che sull¿intero anno, sono salite dell¿81% le falle nella sicurezza dei sistemi informatici, che permettono le intrusioni dei hacker.
Questo implica una maggiore possibilit&#224 di violare i dispositivi di protezione, visto che le capacit&#224 dei pirati informatici sono rimaste costanti al 60%.

Ad essere maggiormente colpite, risultano essere le imprese attive nel settore dell¿energia, seguono quelle che operano nei servizi finanziari.
Mentre i paesi che sono maggiormente colpiti dalla pirateria informatica, sono quelli in cui si registra anche un alto tasso di penetrazione del Web.
Esemplificativa, a questo proposito la percentuale registrata dalla Corea del Sud, che nel semestre analizzato, ha visto crescere del 62% i cyberattacchi.

Le violazioni informatiche pi&#249 diffuse restano quelle a tecnica mista, che associano virus, worm, ¿trojan horse¿ e codice pericoloso, sfruttando le debolezza sia dei server che di Internet per l”attacco.