La sfida a Windows parte a ritmo di Samba

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Da Porto Alegre, dov”&#232 in corso il Forum sociale mondiale, &#232 partita l”iniziativa di un gruppo di programmatori e di associazioni newglobal per raccogliere una colletta da 150.000 euro.

L”obiettivo del progetto &#232 quello di raccogliere il denaro entro giugno, per finanziare lo sviluppo di Samba, un software alternativo a Microsoft.
A dare la notizia un comunicato della Rete Lilliput.

Samba &#232 il nome di un programma informatico che permette lo scambio di file tra Windows, il sistema operativo di Microsoft e Linux, il software open source inventato da Linus Thorwald e che trova sempre maggiore applicazione anche in ambito aziendale, in particolare per la gestione dei server.

“…L”obiettivo della campagna &#232 raccogliere fondi per 150.000 euro entro il giugno prossimo per rendere pi&#249 rapido lo sviluppo di Samba attraverso una squadra di volontari che fino ad oggi ha prestato la sua opera volontariamente – &#232 scritto nel comunicato – Una volta realizzato, Samba 3 si propone di scalzare i sistemi operativi Microsoft dalle posizioni di vertice nel mercato dei server per azienda sostituendoli con i pi&#249 trasparenti ed efficienti sistemi Linux”.

Secondo i promotori dell”iniziativa, il vantaggio del nuovo software &#232 nell”abbattimento dei costi delle licenze e nell”offerta di un “sistema pi&#249 stabile e sicuro”.
“L”idea &#232 quella di costruire una rete di economia solidale tra singoli, associazioni, programmatori e la MAG4, una finanziaria etica piemontese”, ha detto il fisico Stefano Barale, esponente della Rete Lilliput e autore di un libro intitolato “Come passare al software libero e vivere felici”.

Secondo Barale, che ha partecipato ieri da una tavola rotonda sul software libero a Porto Alegre per presentare l”iniziativa, l”analisi del mercato dei server prevede per “…la seconda met&#224 del 2003 l”affermazione del sistema operativo Windows 2000 sull”ormai obsoleto Windows NT”: “…Questa scadenza rende urgente la raccolta fondi cos&#236 da poter offrire alle aziende l”alternativa Samba in un momento in cui il mercato dei server si rinnova”.