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L”operatore americano di telefonia Verizon si è visto ordinare da un giudice federale l”imposizione a rendere noto il nome di uno dei suoi abbonati Internet, sospettato di aver scaricato e distribuito sul Web alcuni file musicali.
Il giudice John Bates ha accolto una domanda inoltrata dalla Recording Industry Association of America (RIIA), che in nome dell”industria discografica americana aveva citato Verizon presso il tribunale federale di Washington.
L”Associazione esigeva dall”operatore che rivelasse il nome di un proprio utente, sospettato d”aver scaricato più di 600 titoli in una sola giornata, a dispetto del diritto d”autore.
Il giudice ha accolto la richiesta della RIIA e imposto a Verizon il conseguente adeguamento a quanto deciso.
L”operatore di telefonia aveva rifiutato di conformarsi alla richiesta della RIIA, non ritenendosi responsabile della questione e dichiarandosi assolutamente al di fuori di qualsiasi operazione di distribuzione di musica illegalmente acquisita.
Il Gruppo ha anche risposto, in un comunicato diramato alla stampa, di ritenere che l”imposizioni avrà delle conseguenze terribili sulla comunicazione privata in genere, soprattutto per quel che riguarda la posta elettronica, Internet o lo scambio gratuito di files tra persone private.
Aggiungendo che “…Verizon non cerca di proteggere utenti che infrangono la legge sulla proprietà intellettuale. Ma quanto tutelare il diritto fondamentale alla privacy, di cui dovrebbero beneficiare tutti gli internauti”.
La società ha dichiarato che farà appello contro questa sentenza.
