Consumo della carta in ufficio

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Nonostante gli ultimi 15 anni abbiano visto un notevole incremento dell¿uso dei computer negli uffici, tra il 1995 ed il 2000, gli anni più importanti della New Economy, il consumo di fogli sul posto di lavoro è aumentato del 15%.

Prova di questa tendenza sono i numerosi monitor dei computer tappezzati di Post-It scritti a mano, come si può leggere in ¿The Myth of Paperless Office¿, scritto dai due inglesi Abigail Sellen, dei Laboratori Hewlett Packard di Bristol, e Richard Harper, capo del Digital World Research all¿università del Surrey, ed edito negli Stati Uniti dalla Mit Press.

Tra i motivi che spingono a preferire l¿uso della carta ci sono, ad esempio, la necessità di leggere saltando da un paragrafo all¿altro, di inserire note e commenti al margine di un testo e di poter sparpagliare i fogli sul tavolo a seconda delle esigenze.

George Karibian, amministratore delegato di Euroffice, principale fornitrice inglese di materiale per ufficio, ha dichiarato che il nuovo ciclo economico centrato sulla digitalizzazione è stato fondamentale per la ripresa del mercato della carta: oggi il Canada è il maggior esportatore al mondo di carta per stampanti, le cui vendite negli ultimi 15 anni sono raddoppiate.

La Hewlett Packard, inoltre, ha calcolato che soltanto nel 2001, gli uffici americani avrebbero stampato 1,2 trilioni di fogli, con un aumento del 50% in 5 anni.

Un ruolo fondamentale in questo processo lo hanno avuto le eMail, che sebbene possano essere archiviate nel programma di posta elettronica, in molti preferiscono stampare i propri messaggi.

A giudicare dai dati, che vedono nel 1997 un consumo di carta pari a 150 milioni di tonnellate contro i 70 milioni di tonnellate del 1980, sembra ipotizzabile che questa tendenza che non si è arrestata nell¿era dell¿informatizzazione, non avrà fine nemmeno in futuro.

01 ago `02