Eurovisioni ricorda Massimo Fichera

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Massimo Fichera

Si è chiusa oggi a Roma la sessione convegni di Eurovisioni, Festival internazionale di cinema e tv. Ospitata da Villa Medici, questa mattina la consueta Giornata Italiana è stata dedicata alla memoria di Massimo Fichera, grande manager 

dell’ audiovisivo europeo, recentemente scomparso. Tanti gli amici e i colleghi che hanno voluto ricordarlo in questa Giornata-Tributo. In apertura, è stato proiettato il video “Speciale Tributo a Massimo Fichera”, a cura di Giancarlo Governi, trasmesso dalla Rai. 

 

Tre le stagioni fondamentali della sua vita ricordate da Stefano Rolando (IULM): la fondazione Olivetti, la Rai (prima e dopo la riforma, con la rete alternativa di Raidue), la post-Rai e la fondazione, nel 1993, della prima tv europea, Euronews nata per contrastare il primato mediatico della CNN. Il contributo di Rolando, dal tavolo dei relatori: “Fichera ha rappresentato per anni nel sistema televisivo e più in generale per il paese, la cultura di progetto, l’innovazione, spalle larghe nella difesa della squadra, professionalità audace. Non un intellettuale di prodotto, nè progettista d’opera, nè solo autore, ma un intellettuale di processo, dunque progettista di percorsi organizzativi e delle condizioni per assicurare la libertà della cultura e quindi lo spazio vitale per gli autori.”E ancora Rolando, sulla figura dell’intellettuale-manager di Massimo Fichera:”Il punto che rende diversi i manager dai faziosi di professione è proprio quello di regolare il rapporto con le autocensure secondo parametri non ideologici ma evolutivi.”

Presente anche il figlio, Daniele Fichera, con un ritratto umano e affettuoso: “Mio padre mi ha insegnato a non avere paura a circondarmi di persone più brave di me e a considerare l’Europa la nostra patria, ma senza nessuna esterofilia elitaria. 

 

 Ha partecipato al Tributo anche GIULIANO AMATO, Vicepresidente della Convenzione Europea, già Presidente del Consiglio dei Ministri. Il suo è un ricordo personale, fatto di incontri  anche fuori del lavoro, spesso nello stesso ristorante romano, ma anche e soprattutto di profonda stima professionale: “Ricordo una persona che aveva visto i 50 anni successivi alla sua vita, in quanto a idee e sperimentazioni che ha costruito e lasciato agli altri.  Ho sentito poche persone che come lui si ponevano il problema dei contenuti per le nuove, gigantesche, possibilità della comunicazione e che si chiedeva se saremmo stati in grado di differenziarli. Lo sentivo parlare, negli ultimi tempi, di ovvietà come l’HD, i satelliti, il digitale, ma aveva colto il limite che senza migliorare la qualità dei contenuti, la tv del futuro sarebbe stata molto più “povera. Mi piace ricordarlo in tutta La sua interezza e identità, caratteristiche uniche che hanno contribuito a fare di lui quello che è stato.In quel ristorante romano non ci sono più andato.”

 

L’intervento di Amato si è contestualizzato infine nel tema del festival Eurovisioni, che per questa edizione  è stato: Fiction per l’Europa: mito o realtà? Parla così l’ex Premier della ricerca di un immaginario comune per la cultura europea e quindi per la fiction: “L’europa manca della costruzione di un’identita’ comune. Identità che va costruita sulla base dei contrasti e delle similitudini. Anche I contrasti sono una base su cui costruire. SOLO SE I danesi imparano a ridere delle barzellette degli italiani , allora si può costruire l’Europa. Mai come oggi I tedeschi odiano I greci e gli italiani spendaccioni. E mai come oggi I tedeschi sono detestati in Grecia. se non si costruisce un sentire comune, la costruzione europea non sarà mai finita.”

A fine lavori, è stato annunciata la nuova Presidenza dell’Associazione Culturale Eurovisioni, che da XAVIER GOUYOU BEAUCHAMPS, passa a MICHEL BOYON, attuale Presidente CSA.

Eurovisioni si conclude questa sera con la proiezione di due anteprime in lingua polacca e spagnola, presso la Sala Cinema Michel Piccoli, a Villa Medici. Info e orari su www.euorovisioni.it