Chiude AntiDigitalDivide: ‘Dopo 8 anni di lotte, di impegno, di passione, di entusiasmo, di piccoli e grandi risultati’

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Digital Divide

Dopo 8 anni di lotte, di impegno, di passione, di entusiasmo e perché no, anche di piccoli e grandi risultati… l’avventura è finita“, si legge in un comunicato Anti Digital Divide.

 

“Nel corso di questi anni – continua la nota – abbiamo svolto attività di divulgazione di un problema che andava molto al di là dei compiti di una associazione libera e no profit di utenti, un’attività di divulgazione che proveniva e tutt’ora proviene dal “basso”“!.

 

Grazie ai nostri utenti abbiamo mappato le aree disagiate, abbiamo fatto i “veggenti” indicando le possibili condizioni future, non discostandoci di molto. Un esempio tra tutti? …WI-MAX! (per saperne di più vi consigliamo di cercare un po’ su internet… ah, a proposito, ma i controlli sulle implementazioni e la rimozione delle licenze? …AGCOM BATTI UN COLPO!!!). Ci siamo esposti. Siamo stati tosti, preparati e “puri”… a nostro rischio e pericolo!

 

Ora, in questo periodo dove un po’ tutti, si riempiono la bocca parlando di digital divide… noi ci sciogliamo. La legittima domanda che ci viene rivolta è: “Perché?”.

Perché, pur avendo indicato la strada ottimale, poiché non abbiamo interessi di parte ma solo quelli generali di sistema, restiamo purtroppo inascoltati! Si parla di Agenda Digitale… bene! Leggete il nostro statuto e le nostre indicazioni in merito al servizio universale…“.

 

In questi anni – specifica il documento – siamo stati una spina nel fianco della gestione Tronchetti Provera che, ancora oggi, non ha posto la parola fine a quello che possiamo ritenere un golpe silenzioso riguardo alle intercettazioni.

Una spina nel fianco dell’Autorità Garante che ha svolto il compito opposto a quello preposto.

 

La spina, più o meno grande, nel fianco di chi, insomma, non faceva gli interessi comuni, gli interessi della collettività! Non possiamo sopportare che ancora oggi ci siano decisioni e dichiarazioni che vanno proprio nella direzione opposta a quella che deve essere una tutela generale di un intero sistema paese!

Ancora di più non possiamo sopportare che non ci siano azioni concrete verso l’orizzonte indicato (a gratis.. e senza impegno… ). Per questo ribadiamo un punto importante, presente nel nostro statuto, ancora una volta: “SEPARAZIONE TRA RETE E SERVIZI”!!!

 

C’è da ridisegnare il sistema e, in questo periodo di “crisi”, non si può stare a tutelare l’immobilismo…Per questo riteniamo che sia giusto riformare in toto AGCOM, tagliando pesantemente le teste che sono attualmente a capo del sistema…Bisogna riformarla inserendo anche un comitato etico e morale per la tutela del “sistema Italia” e la responsabilità civile e penale, che oggi va tanto di moda, del management stesso.

 

Riforma significa che l’NGN deve nascere subito e deve partire in maniera tale da rispondere all’Art. 3 della Costituzione!!!!! Non ci servono più i giochini che tendono a tutelare i poteri dei monopolisti o semi tali. Un sistema che non consenta più scalate a debito facendo si che i colossi si indeboliscano (per non parlare della beffa fatta ai piccoli azionisti) e, no, ogni citazione a Telecom Italia non è casuale… è assolutamente voluta! In pratica, bisognerebbe fare tutto quello che abbiamo detto per anni, purtroppo, rimanendo inascoltati…Oggi ormai, il semplice “lo avevamo detto” non basta, non risolve i problemi!

 

Le “teste calde” se ne vanno… ma i vari ministri delle telecomunicazioni, i parlamenti e le commissioni che sono passati hanno una grossa responsabilità. Sinceramente, la nostra associazione si sarebbe ritirata senza colpi di coda se il sistema finalmente fosse maturato. Ma adesso, come in ogni buon testamento che si rispetti, ci troviamo a dare l’ultima sferzata…. e a toglierci qualche sassolino…Comunque, sono stati anni interessanti, di crescita personale e intellettuale che, almeno, hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del divario digitale.

 

Ideali concreti e raggiungibili che i “soliti” nomi, continuando a maturare guadagni e posizioni, hanno affossato. Le grandi amicizie che sono nate tra noi rimarranno sicuramente nel tempo; preziose come si son dimostrate fin da subito e sempre più forti! Collaborazioni inimmaginabili con AIIP e Assoprovider. Un appoggio gratuito come quello di Beppe Grillo ed i MeetUp. Grande entusiasmo e voglia di migliorare il nostro paese…Avremmo voluto sciogliere l’associazione poiché l’obiettivo era stato raggiunto. Ci lasciamo, invece, con l’amara lacrima del “non ci siamo riusciti!””

 

“Ma adesso – conclude la lettera –  tocca a ognuno di VOI! Di chi ha il potere di decidere, a partire dal nuovo governo Monti, fino a chi vede ogni giorno i problemi…Denunciate nelle sedi appropriate (Co.Re.Com regionali, AGCOM e nel caso magistratura) i problemi che vedete! Operate per quanto in vostro potere a fare in modo che il vostro presente sia un ricordo amaro per i vostri figli…

 

Queste frasi sembrano quasi quelle di un predicatore…beh.. i molti puntini presenti in questa “lettera aperta” sono tutte quelle cose che VOI dovete aggiungere. Quello che non possiamo dire per non avere denunce. Quello che non possiamo denunciare perché non abbiamo prove lampanti.

Quello che non possiamo fare perché non ne abbiamo il potere.

 

ADD chiude..ma non per colpa del sistema…

per colpa mia..

per colpa nostra..

per colpa di chi arrivando ha solo ‘preteso’ senza offrire niente in cambio”.