Enti caritativi e ‘carta acquisti’: ok del Garante alla sperimentazione

di |

Italia


L’Autorità ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, recante norme che consentono agli enti caritativi di partecipare, in via sperimentale, alla gestione del programma “carta acquisti”. Il decreto, che tiene conto delle indicazioni e degli approfondimenti richiesti dal Garante, disciplina le condizioni e le modalità di realizzazione del nuovo progetto di social card, incluse quelle relative al trattamento dei dati necessari all’individuazione delle persone che possono accedere ai benefici della carta.

In base alle nuove norme, i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze – titolari del trattamento dei dati per la social card – devono nominare responsabili del trattamento sia l’Inps (“Soggetto attuatore” del programma sperimentale), sia i comuni e gli enti caritativi coinvolti. Sarà compito degli enti caritativi individuare un elenco delle “persone in condizioni di maggiore bisogno“. I dati personali dovranno essere trattati in base al principio di pertinenza, non eccedenza e, in caso di dati sensibili, anche di indispensabilità.

Il decreto ha poi recepito altre indicazioni dell’Autorità come quella di definire i flussi dei dati tra i vari soggetti coinvolti, inclusa l’Anagrafe tributaria. Il Garante per la privacy, pur valutando positivamente l’attuale testo, si è comunque riservato di esprimere un ulteriore parere sullo specifico provvedimento dell’Inps che dovrà individuare le misure di sicurezza da adottare per il trattamento dei dati personali. L’Autorità infine verificherà il contenuto dei questionari che il Ministero del lavoro predisporrà al fine di valutare gli effetti della sperimentazione.