Cinema: Riccardo Tozzi (Anica), ‘A inizio 2011 quota film italiani a 65%’

di |

Italia


Negli ultimi 4 anni la quota di mercato per i film italiani è stata intorno al 30%. Abbiamo chiuso il 2010 e iniziato il 2011 con una quota stellare del 65%. Non penso la manterremo per tutto l’anno ma chiuderemo il 2011 con una quota superiore all’anno precedente, supereremo sicuramente anche la Francia“. Lo ha detto Riccardo Tozzi (foto), presidente della sezione produttori dell’Anica, intervenendo ad convegno dedicato alle nuove tecnologie digitali.

Il rapporto degli operatori della tv via internet con il contenuto cinema sarà sempre di più con i produttori italiani – continua Tozzi -, i nostri film stanno avendo uno sviluppo simile a quello della fiction, che è passata dall’essere un prodotto marginale a una componente dominante in cui il prodotto americano è marginale“.

Riguardo il rapporto con la smart tv, secondo il presidente dei produttori Anica ci si muove “su tre terreni importanti: i diritti, le finestre e il diritto d’autore. Sul terreno dei diritti video on demand e gli altri di questo tipo la strada è sbarrata perché al momento sono concentrati nelle mani del distributore. E in Italia i distributori sono di due tipi, legati ai broadcaster e alla compagnie americane, agiscono secondo strategie interne globali e non sono attenti ai nostri tempi. Eppure i due terreni centrali nel futuro saranno la sala e la rete. Per cui questo blocco è dannoso e problematico, aggirarlo è difficilissimo. L’unica strada che vedo è intervenire al momento della produzione, del finanziamento del film“.

Per quanto riguarda la finestra del video on demand – conclude Tozzi – é per me concettualmente analoga al rental dell’homevideo. Va portata avanti parallelamente alla ristrutturazione del mercato dell’homevideo, che per quanto in crisi è ancora superiore globalmente al volume d’affari della sala. Per contrastare la pirateria online la soluzione migliore è offrire un’offerta di alta qualità legale e a pagamento“.