Intercettazioni: le proposte Fnsi in pieno equilibrio tra diritto di cronaca e privacy

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Rese note le posizioni della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) in tema di intercettazioni, con la diffusione di un comunicato stampa in cui si afferma che le decisioni in tema di intercettazioni: “Devono essere tali da garantire il pieno equilibrio tra diritto all’informazione e diritto alla privacy, come oggi è tornato a chiedere il Presidente della Camera, Gianfranco Fini“.

Il sindacato unitario dei giornalisti italiani sostiene inoltre, nella nota stampa, che: “Al momento in cui gli atti dell’inchiesta diventano pubblici perché portati a conoscenza dell’indagato, si debba procedere ad una udienza-filtro che consenta al magistrato (sentite accusa e difesa) di stralciare e secretare le parti delle intercettazioni che riguardino terze persone estranee all’indagine, e anche quelle che riguardino gli indagati ma per aspetti attinenti a vicende private non rilevanti per l’indagine.

L’esercizio del dovere di cronaca impone ai giornalisti di dar conto delle notizie di pubblico interesse di cui sono a conoscenza, senza censure né autocensure. Così ci può essere netta distinzione fra ciò che è di interesse pubblico, e che deve poter essere raccontato, e ciò che deve rimanere giustamente segreto.

Inoltre il sindacato chiede, che la riforma della legge sulla professione giornalistica vari il Giurì per la lealtà dell’informazione, che permetta di sanzionare eventuali errori dei giornalisti in tempi brevissimi, garantendo dunque alla persona danneggiata una pronta riparazione del danno ricevuto. Tenere insieme il diritto-dovere dei cronisti, il diritto dei cittadini alla riservatezza e il diritto alla giustizia, è un obiettivo possibile che anche i giornalisti italiani sono interessati a conseguire“.