Euronot@ries: convegno su ‘La funzione notarile digitale tra mutui, surroghe e cancellazioni d’ipoteca’

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Nell’ambito del convegno “La funzione notarile digitale: mutui, surroghe e cancellazioni d’ipoteca“, svoltosi venerdì scorso 22 maggio a Roma promosso da Euronot@ries, Associazione di Notai europei impegnati nella valorizzazione della cultura digitale in Europa, Renato Mannheimer, in qualità di Presidente dell’Istituto ISPO ha presentato i risultati della ricerca “La figura del notaio oggi“*.

Il sondaggio condotto attraverso indagini qualitative e quantitative ha analizzato le opinioni degli italiani e dei liberi professionisti rispetto al ruolo del notaio oggi, tracciandone oltre alla fisionomia attuale anche le linee di sviluppo della sua futura evoluzione.

La presentazione del professor Mannheimer è stata preceduta da un intervento a cura di Floretta Rolleri del CNIPA, che ha approfondito lo stato dell’attuale normativa e necessità di adottare procedure digitali nella Pubblica Amministrazione, e seguita dalla relazione del Professore Francesco Sacco, Docente di Strategia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, dedicata al rapporto tra economia e funzione delle libere professioni con riferimento all’attuale momento di crisi.

L’indagine qualitativa fa emergere come operatori professionali che interagiscono con i notai – avvocati, commercialisti, direttori di banca e manager – riconoscano il ruolo indispensabile del notaio caratterizzato da enormi competenze, professionalità e rigore oltre che capacità di farsi carico della certezza della garanzia della proprietà e dei contratti, nel suo ruolo di terza parte fidata che certifica, fino a prova contraria, verità assolute.

Tuttavia, gli stessi operatori professionali contestano al notaio distanza nella relazione con i clienti spesso improntata ad un eccessivo formalismo e a una apparente difesa dei propri privilegi da “casta privilegiata”. Essi nel delineare dal loro punto di vista la figura del “notaio ideale”, suggeriscono alla categoria di rafforzare la propria terzietà, rinunciando all’espletamento di operazioni basiche e routinarie, privilegiando il ruolo di consulenti e garanti, rispetto al ruolo di meri certificatori.

Durante lo svolgimento del convegno, il professor Mannheimer e il professor Sacco, hanno entrambi sottolineato la necessità per i notai di approfittare della digitalizzazione dell’economia e della funzione pubblica, per estendere e rafforzare il ruolo di garanzia del notaio, soprattutto nell’interazione con gli operatori professionali.

Mi colpisce – ha commentato il notaio Riccardo Genghini, Presidente di Euronot@ries – che in questo momento critico e di ripensamento delle regole, discipline diverse come lo studio dell’opinione pubblica e lo studio dell’economia, rivolgano la medesima istanza ai notai: fornire certezze e garanzie in modo e in ambiti nuovi, soprattutto dove i rapporti sono più rischiosi e complessi. Questa é la missione del notaio nel terzo millennio: rendere sicuro ciò che oggi sicuro non è. Le vecchie soluzioni informatiche, inidonee a garantire la certezza di identità e valori puramente virtuali, hanno esteso la conoscibilità delle informazioni con una preoccupante compressione della privacy dei cittadini.

I notai – continua Genghini – debbono essere promotori e contribuire all’attuazione di nuovi sistemi di identificazione e di registrazione delle persone, degli immobili, delle imprese, che siano più efficienti, economici ed accessibili di quelli oggi esistenti e che siano in grado di garantire la riservatezza e la sicurezza dei cittadini che usano Internet. Il notaio è nato nel medio evo e si è socialmente affermato durante il rinascimento come inventore e gestore di grandi archivi di documenti giuridici, risolvendo il problema di certezza della società di allora. È evidente come la rivoluzione informatica per i notai costituisca più un’opportunità che una minaccia: a condizione di saperne cogliere la profondità e la reale portata” .

* Il sondaggio è stato condotto dall’istituto Ispo, intervistato per via telefonica (C.A.T.I.) un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, costituito da 801 individui, e affiancando a tali risultati quantitativi colloqui individuali della durata di circa 45-50 minuti ciascuno, con esponenti di primo piano del mondo economico, selezionati tra avvocati, commercialisti, direttori di banca e amministratori delegati di società operanti nel nostro paese.