Internet of Things: l’auto connessa ancora a rischio hacker

di Paolo Anastasio |

Secondo gli esperti di security, la connected car rischia di essere un facile bersaglio per gli hacker. Produttori al lavoro per proteggere i sistemi di controllo dei veicoli da pericolose intrusioni nei sistemi di comando.

IoT


Auto connessa

L’auto connessa rischia di diventare la prossima vittima degli hacker. La trasformazione delle macchine in enormi computer connessi fra loro e in Rete pone nuovi problemi agli specialisti della security, perché l’intrusione di un cybercriminale all’interno dell’auto del futuro può trasformarsi in un incidente senza ritorno. Basti immaginare uno scenario possibile e non troppo remoto: un hacker che si introduce nel sistema wireless dell’auto e prende il controllo dell’auto, provocando un incidente da remoto. Lo scrive il sito della Cnn.

 

Il rischio c’è e l’industria lo sa. Le componenti elettroniche che controllano il volante, l’acceleratore e il freno delle auto sono antiquati e relativamente stupide e potenzialmente sono facili da hackerare, secondo gli esperti. Manca un sistema di autenticazione per verificare al 100% che i comandi all’interno dell’auto siano davvero gestiti da chi guida il veicolo. L’attacco hacker ad una delle varie componenti elettroniche a bordo rischia di coinvolgere e bloccare anche altri comandi.

 

Per quanto riguarda la cybersecurity, “I produttori di auto non sono aggiornati”, dice Ed Adams, ricercatore di Security Innovation, un’azienda specializzata in test di sicurezza nel settore automobilistico. “Semplicemente, non sono al passo con i tempi. I software dedicati al settore auto non sono aggiornati al livello di altri settori, come ad esempio le applicazioni bancarie o come i software prodotti ad esempio da Microsoft”.

 

Un problema di cui le grandi case come Ford, BMW, Hyundai, Mercedes Benz, sono ben consapevoli  dei rischi connessi all’era delle auto connesse in rete. E’ per questo che ad esempio BMW eviterà di aggiungere funzioni full Internet in auto prima che dal mercato arrivi un firewall a prova di hacker in grado di controllare e proteggere le comunicazioni fra i diversi dispositivi presenti in auto, destinato espressamente al settore automative. Ci sta lavorando Continental in collaborazione con Cisco e IBM.

 

In altre parole, tutte le applicazioni di infotainment già disponibili a bordo delle auto sono a rischio. Ed è er questo che i produttori stanno mettendo a punto dei software ad esempio per i games che siano completamente separati dal sistema di controllo e di comunicazione dell’auto con l’esterno.