Internet delle cose, negli Usa il primo attacco hacker del mondo

di Raffaella Natale |

Nel mirino dei criminali informatici televisori connessi e anche un frigorifero smart dai quali sono state inviate 750 mila mail di spam.

IoT


Internet delle cose

Un gruppo di esperti americani in sicurezza informatica ha registrato il primo attacco hacker a oggetti connessi, tra cui frigoriferi e televisori.

Gli specialisti della società californiana Proofpoint hanno ammesso che potrebbe trattarsi del primo attacco provato contro questi oggetti intelligenti, d’uso ormai quotidiano connessi a internet o al proprio smartphone (Il cosiddetto Internet delle cose).

 

Proofpoint ha spiegato che i criminali sono riusciti a violare i sistemi informatici di una serie di oggetti connessi a internet che si trovavano all’interno di case private, come i televisori e anche un frigorifero, trasformando questi elettrodomestici ‘smart’ in piattaforme per l’invio di migliaia di eMail di frode.

 

Tra il 23 dicembre e il 6 gennaio sono state inviate oltre 750 mila email di spam a tappetto in tutto il mondo.  Finora gli esperti di sicurezza ritenevano questo tipo di attacchi puramente teorici.

I fatti successi dimostrano che così non è e viste le previsioni secondo le quali entro il 2020 ci saranno 26 miliardi di oggetti connessi, lo stato d’allarme è più che giustificato.

 

Proofpoint ritiene, infatti, che questa scoperta avrà “ricadute molto importanti in termini di sicurezza per chi possiede questo tipo di apparecchi e per le aziende” , in vista dell’aumento massiccio che si avrà nell’uso di questi oggetti smart, dall’abbigliamento agli elettrodomestici.

“La maggior parte di questi oggetti – ha concluso Proofpoint – sono ancora poco protetti e gli utenti non hanno praticamente alcun modo di combattere questo tipo di attacchi” se dovessero presentarsi. 

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