Il Rapporto Assinform 2011: 42 anni di innovazione tecnologica in Italia

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REPORT

Di Assinform
Pubblicato: giugno 2011
Prezzo: 150,00

Dall’edizione di quest’anno del Rapporto Assinform non emergono solo i trend dell’ICT. Emergono anche i tratti di un periodo di profonda trasformazione, che mostra il vero volto della globalizzazione.

Gli anni scorsi hanno visto governi, imprese e famiglie esposti ai venti di una crisi economica senza precedenti, dalla quale ci stiamo lentamente riprendendo. Paesi che sino a pochi anni fa erano ai margini delle relazioni economiche e politiche mondiali hanno moltiplicato peso e influenza e oggi giocano un duplice ruolo: di temibili concorrenti e di motori di una ripresa che avvantaggia tutti.

Questi nuovi equilibri sono un’opportunità per chi sa fare impresa e sistema. Servono scelte commisurate alle sfide. Scelte che, in un contesto ove i vantaggi competitivi sfumano e si ricostruiscono in tempi sempre più brevi, si fondano sulla capacità di innovare. Non c’è settore, anche fra i più raffinati del Made in Italy, che possa sottrarsi alle sfide del cambiamento e dell’innovazione.

Il denominatore comune di tutte le forme di innovazione è la capacità di trattare e scambiare dati e informazioni. Per questo l’ICT è al cuore di tutto. Per quanto emergano nuovi fermenti, il nostro Paese é però ancora in ritardo nel percepire il ruolo che ha l’IT nella crescita della competitività e nel superamento delle vulnerabilità del nostro sistema. Aziende, operatori finanziari e amministrazioni pubbliche tendono a scommettere ancora troppo poco sull’innovazione.

Gli equilibri di bilancio, pubblici e privati, sono un vincolo oggettivo. Ma gli investimenti in IT aiutano a ritrovare prima quegli equilibri, riducendo i costi e aumentando la produttività. Estesi alle filiere produttive, cambiano il modo di produrre e competere e fanno diventare grandi le piccole imprese; estesi alla profondità dell’Amministrazione Pubblica, ne riducono i costi e ne valorizzano le funzioni.

Nel 2010 il mercato internazionale dell’ICT è tornato ai livelli pre-crisi. Anche l’Italia si è mossa, ma troppo poco. È necessario un salto di qualità, puntando a utilizzare l’ICT come fattore di accelerazione dei processi di sviluppo e modernizzazione, così come indica l’Agenda Digitale Europea.

Le rilevazioni del Rapporto e la natura dei mercati confermano che nel tessuto produttivo italiano continuano a maturare casi di eccellenza, tutti caratterizzati da spirito di cambiamento e da un utilizzo innovativo delle risorse IT. Sono esempi da seguire, così come lo sono quelli delle tante imprese del nostro settore che, pur in un momento non facile, continuano a innovare e a operare per l’innovazione, facendo dell’IT italiana una delle prime industrie nazionali in Europa.

Il rapporto Assinform da oltre 40 anni dà conto dei trend tecnologici e di mercato, e ci racconta il cammino del nostro Paese verso la società e l’economia digitale. L’auspicio è che nelle prossime edizioni dia evidenza di un nuovo passo.