Presi nella rete

di di Simone Raffaele |

La mente ai tempi del web

BIBLIOTECH


Presi nella rete

Garzanti Editore

Pubblicato: aprile 2012

Pagine: 232

ISBN: 8811601081

Prezzo: 17,00

 

«Alcune categorie cruciali dell’esperienza interiore sono intaccate senza rimedio. Siamo interrotti senza posa dal bisogno compulsivo di consultare i media che portiamo addosso, e l’esperienza del tempo continuo e indisturbato si trasforma in una sequenza di frammenti. La concezione della privacy, per parte sua, è alterata dalla possibilità di parlare in qualunque luogo raccontando qualunque cosa, senza alcuna preoccupazione per la presenza di altri. In questi fenomeni risalta il carattere intrusivo della mediasfera: ai suoi strumenti e gadget si accede in ogni momento, anche mentre si eseguono operazioni complesse e pericolose. Insomma, la mediasfera esalta l’interruzione rispetto alla concentrazione, la frantumazione rispetto alla continuità

 

Con la posta elettronica si tende a mentire molto di più che parlando. Scrivendo sms si risvegliano i pollici intorpiditi invece di usare i più evoluti indici, ma si ottiene una prosa sciatta e approssimativa, che deve sostenersi con l’aiuto di «faccine». Informazioni che tenevamo a mente (a partire dai numeri di telefono) sono trasferite su memorie esterne, indebolendo per conseguenza la nostra. Insomma, i media che ci circondano (e che formano quella che questo libro chiama mediasfera) modificano in profondità le nostre abitudini, il nostro uso del corpo e soprattutto le operazioni della nostra mente. Inoltre, ci interpellano in modo perentorio e irresistibile, inducendoci a esser «connessi» senza interruzione, perfino maniacalmente.

 

Presi nella rete esamina lucidamente, e con fitti riferimenti al passato, la mente ai tempi del web, cioè i cambiamenti che la mediasfera produce nella mente, una rivoluzione inavvertita che è ancora più vasta e penetrante di quella che Platone paventava nel Fedro a proposito dell’avvento della scrittura. Il riassestarsi della gerarchia degli organi di senso, il sorgere di inedite forme di intelligenza, la metamorfosi del testo scritto e la virtuale scomparsa del concetto di «autore», gli slittamenti del modo di leggere e scrivere, la nascita di forme di vita «fasulle» che si scambiano di continuo con quelle «reali», le torsioni nel modo di raccontare storie e di rappresentarsi il passato, sono solo alcune delle dimensioni di questa rivoluzione che qui vengono analizzate e rispetto alle quali si offrono criteri per formarsi un’idea non passivamente euforica.

 

L’ultimo capitolo contiene la prima analisi di un perturbante fenomeno che cresce in tutto il mondo, e che è anch’esso un cambiamento inaspettato: i movimenti di piazza mediati e regolati telematicamente, dagli Indignados in poi.

(Dalla quarta di copertina)

 

Simone Raffaele, oltre che linguista di reputazione internazionale, è autore di saggi di analisi della cultura e di pamphlet che hanno suscitato vasta risonanza. Ha ideato e diretto opere lessicografiche e di consultazione (tra le altre, il Grande dizionario analogico della lingua italiana 2009; l’Enciclopedia dell’italiano 2011). Tra i suoi volumi, diversi dei quali tradotti in più lingue: Il sogno di Saussure (1992); L’università dei tre tradimenti (1993, nuova ediz. 2000); Iconicity in Language (1995); Fondamenti di linguistica (1990; 21a ediz. 2011); La Terza Fase. Forme di sapere che stiamo perdendo (2000; 8a ediz. 2002); La mente al punto (2002). Con Garzanti ha pubblicato Il paese del pressappoco. Illazioni sull’Italia che non va (2005; 5a ediz. 2008), Il Mostro Mite. Perché l’Occidente non va a sinistra (2008; 5a ediz. 2011). È autore anche di un romanzo, apparso sempre per Garzanti, Le passioni dell’anima (2011).

 

Flavio Fabbri