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 FrancoAngeli
 Pubblicato: febbraio 2008
 Pagine: 384
 ISBN: 9788846492715
 Prezzo:  32,00
“Non esiste una sola verità, ma diversi punti di vista“. Questa frase ben descrive l’approccio di questo volume, giunto alla sua terza edizione, alla misurazione del software, campo nuovo e relativamente giovane dell’ingegneria del software, che consiste nella quantificazione degli attributi del software e nella possibilità di stimare e pianificare lo sforzo produttivo necessario per la realizzazione di progetti futuri.
 
 Al di là degli indubbi vantaggi nella gestione dei progetti, come sottolineato  dalla nuova ISO 9001:2000, si considera ancora il measurement più come attività  ispettiva che non conoscitiva, con notevoli resistenze da parte delle aziende.  Sempre più questa disciplina tende ad una forte integrazione tra le analisi  quantitative e qualitative, e di prodotto e processo, allo scopo di fornire una  visione completa e funzionale di un progetto software.
Il libro – destinato tanto alle università quanto ai professionisti dell’ingegneria del Software – intende fornire un quadro d’insieme del fenomeno, comprendente anche il mondo dei servizi ICT, sottolineando i punti critici che si obietta rendano economicamente sconveniente un’attività di misurazione, per poi analizzarne l’evoluzione storica, sia dal lato della produzione, che da quello dell’analisi comparativa e di convenienza economica, il posizionamento rispetto al dominio dell’Ingegneria del Software, con un’ampia finestra sulla Function Point Analysis e i vari metodi da esso derivati, come COSMIC-FFP.
 A partire dall’analisi della standardizzazione in tema di qualità e metriche del  software e dei principali framework di Software Process Improvement quali CMMI e  SPICE, l’autore propone una famiglia di modelli multidimensionali di misurazione  delle performance del software, denominata QEST/LIME, che, utilizzando standard  de jure e de facto, integrano gli aspetti quantitativi con quelli qualitativi  dai punti di vista dei vari stakeholders aziendali, partendo da un product  assessment per arrivare ad un process improvement lungo le varie fasi del  Software Life Cycle, da articolare tenendo conto delle mappe strategiche tipiche  di una Balanced Scorecard (BSC).
 (Dalla quarta di copertina)
 Luigi Buglione, Dottore di Ricerca in “Sistemi Informativi Aziendali”  presso la LUISS di Roma e Associate Professor presso l’École de Technologie  Superieure dell’Universitè du Quebéc à Montréal, Canada. Attualmente è Quality &  Process Specialist presso Atos Origin; ha lavorato presso l’European Software  Institute (Bilbao, Spagna) nella SPI Measurement Product-Line. Partecipa  attivamente da anni nelle attività di GUFPI-ISMA, AICQ ed ISIPM sui temi della  misurazione e del miglioramento continuo dei processi. 
  


