La scuola dopo le nuove tecnologie

di di Giovanni Biondi |

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La scuola dopo le nuove tecnologie

Apogeo, Milano 2007
Pagine 160
ISBN 88 – 503 – 2644 – 0
Prezzo 10,20

Il computer, inserito in questi ultimi anni con massicci investimenti un po’ in tutte le scuole del mondo, non è stato determinante per la trasformazione dei parametri dell’ambiente scuola, finendo per collocarsi disciplinatamente sui banchi di un’aula divenuta “laboratorio di informatica”. Tuttavia, mentre la scuola fagocitava i nuovi media restando sostanzialmente uguale a se stessa, intorno la società subiva un processo di mutamento continuo e profondo, tanto da non poter più essere riconosciuta nei suoi principali aspetti. Trasformazioni così radicali e rapide, tutte dipendenti in modo più o meno diretto dalle tecnologie, indicano la necessità di un altrettanto radicale cambiamento nell’istruzione. Occorre, quindi, introdurre nuovi concetti nella formazione, e soprattutto una nuova dimensione nella quale le ICT non siano analizzate nella loro dimensione strumentale o disciplinare ma, come avviene nella società attuale, in quanto elementi in grado di determinare un cambiamento strutturale, aprendo inediti scenari.
(dalla quarta di copertina)

Giovanni Biondi nato a Tavernelle Val di Pesa (Fi) nel 1951, ricopre dal 1992 la carica di Direttore della Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Firenze (http://wwwa.bdp.it/ ). Si è laureato in Storia moderna, presso l’Università degli studi di Firenze, nel 1975. Nel 1980, già membro del primo Consiglio Direttivo della Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP), è stato eletto vice-Presidente e responsabile del servizio elaborazione Dati. Ha tenuto corsi sulle nuove tecnologie nella scuola e sulle reti telematiche per conto del Ministero della Pubblica istruzione, di alcuni IRRSAE, e di organismi internazionali come la FAO. Nel 1992 è stato nominato direttore della BDP. Attualmente è direttore della rivista “Educazione Comparata”.

Rosa Pugliese