Fare storia con la televisione

di di Aldo Grasso (a cura) |

L'immagine come fonte, evento, memoria

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Fare storia con la televisione

Vita e Pensiero, Milano 2006
Pagine 296
ISBN 88-343-1324-0
Prezzo 20.00

 

Prefazione di Paolo Mieli

 

La storia degli ultimi cinquant’anni ha preso spesso le forme dell’immagine televisiva. 

 

Il rapporto fra storia e televisione solleva però una serie di questioni che solo di recente gli studiosi hanno cominciato ad affrontare sistematicamente. In che senso l’immagine televisiva può essere considerata una fonte per la ricerca storica? Quali sono gli accorgimenti che gli storici debbono impiegare nel considerare questa ‘fonte audiovisiva’? In quale misura le riflessioni elaborate su altri media – soprattutto sul cinema – possono valere a proposito della televisione?

E le domande non si esauriscono qui, perché la televisione, per la sua straordinaria pervasività e per l’efficacia delle immagini in movimento, ha di frequente giocato un ruolo attivo nel suo rapportarsi alla storia: da un lato, si è fatta essa stessa ‘evento’, ha penetrato della propria forma e della propria grammatica la rappresentazione dei fatti comunemente ritenuti ‘storici’; dall’altro, si è assunta il ruolo sempre più centrale di narratore storico, di terreno di confronto (e scontro) sulla ricostruzione del passato, luogo di coagulo di una memoria condivisa.

 

Tutti questi temi si intrecciano nelle pagine del volume curato da Aldo Grasso, la prima pubblicazione italiana che prende sistematicamente in considerazione la questione dei rapporti fra la storia e il mezzo di comunicazione oggi più diffuso e popolare.
In un’ottica decisamente e volutamente multidisciplinare, il volume fa dialogare tra loro storici e storici dei media, mediologi e sociologi della comunicazione, archivisti, produttori e programmisti. Viene così affrontata un’articolata varietà di problematiche, nell’intento di darne un quadro esaustivo e coerente, che si rivolge tanto allo specialista quanto al lettore curioso e interessato a comprendere più a fondo i meccanismi della società contemporanea mediatizzata, impegnata a rappresentare, raccontare, tramandare il proprio passato.
(dalla quarta di copertina)

 

Aldo Grasso è professore straordinario di Storia della radio e della televisione presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha diretto i programmi radiofonici della Rai nella breve stagione dei ‘Professori’ (1993-1994). È editorialista e critico televisivo de “Il Corriere della Sera” dal 1990. Fra le sue pubblicazioni, “Linea allo studio” (1989), “Le televisioni in Europa” (a cura di, 1990), “Storia della televisione italiana” (1992 e segg.), “Enciclopedia della Televisione Garzanti” (1996 e segg.), “Radio e televisione” (2000), “La scatola nera della pubblicità” (a cura di, 2000), “Schermi d’autore” (a cura di, 2002), “Che cos’è la televisione” (2003).