Antitrust: la Ue troppo dura con Microsoft? Negato il rinvio della scadenza per rispondere alle accuse 

di Raffaella Natale |

Europa


Bill Gates - Microsoft

La Ue non ha concesso a Microsoft un secondo rinvio per rispondere alle accuse di non aver soddisfatto le richieste dell’Antitrust europeo, per cui dovrà farlo come previsto entro martedì prossimo, 15 febbraio. Dopo quella scadenza ci sarà un’udienza orale e la Commissione Ue deciderà se imporre la sanzione.

“Abbiamo confermato la scadenza del 15 febbraio sulle basi che otto settimane circa dovrebbero essere sufficienti a Microsoft per replicare a un elenco relativamente breve di obiezioni“, ha detto Jonathan Todd, portavoce del Commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes.

 

Todd ha aggiunto che è stata anche respinta la richiesta di Microsoft di ulteriore accesso alla corrispondenza tra la Commissione, un monitoring trustee e altri esperti tecnici. Il portavoce spiega che comunque Microsoft potrebbe avere accesso alla corrispondenza, se le parti terzi rinunciano al loro diritto alla privacy.

 

Ricordiamo che Microsoft rischia sanzioni per 2 milioni di euro al giorno dopo che lo scorso dicembre la Commissione l’ha accusata di non aver ottemperato a quanto stabilito dall’Antitrust nel 2004 per violazione delle leggi antitrust.

 

Alcuni giorni fa Microsoft si è difesa da queste denunce e in una lettera di 5 pagine indirizzata alla Commissione europea ha accusato l’Antitrust Ue d’aver infranto le sue stesse procedure violando seriamente il diritto alla difesa che spetta al gigante dei software.

Il gruppo afferma che non gli è stato garantito l’accesso a molti dei documenti su cui si basano le accuse.

Nella lettera uno degli avvocati della società scrive: “La mancanza di accesso sta seriamente pregiudicando i diritti alla difesa di Microsoft”.

 

Dei 100 documenti rilevanti sul contenzioso, il gruppo Usa afferma di averne potuti consultare solo 29, di cui 25 facevano parte delle comunicazioni ufficiali tra la Commissione e la stessa Microsoft.

“Mi prendo la libertà – tuona Ian Forrester, uno degli avvocati, nella lettera – di suggerire che i normali diritti di difesa sono stati prevaricati dal presunto bisogno di evitare un pericolo all’effettiva concorrenza”.

 

Intanto si apprende che Microsoft sta lavorando al lancio di Windows OneCare Live, un pacchetto di software antivirus per personal computer che dovrebbe essere in vendita ai primi di giugno al prezzo di 49,95 dollari.

La società di Redmond si avvia a chiudere quindi due anni di studio durante i quali sono state messe a punto strategie per competere con le attività di partner tradizionali come Symantec, McAfee e altri produttori di programmi per la protezione di computer. Il nuovo pacchetto presenta un prezzo competitivo se comparato ai 69,99 dollari chiesti da Symantec e McAfee per una singola licenza.

“Sarà il miglior prodotto sul mercato”, ha assicurato Ryan Hamlin, direttore generale della divisione Microsoft attiva nello sviluppo degli antivirus, aggiungendo che il pacchetto servizio è in prova presso circa 200mila utenti.

 

 

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