Nel 2024, gli investimenti mondiali nel settore energetico hanno superato i 3.000 miliardi di dollari. Tuttavia, solo il 25% circa di questa somma è stato destinato ai mercati emergenti e alle economie in via di sviluppo (EMDE), escludendo la Cina. In termini reali, si tratta di un calo rispetto all’ultimo decennio. Il principale freno? L’elevato costo del capitale, dovuto a rischi – percepiti o reali – che scoraggiano gli investitori. Un ostacolo particolarmente critico per i progetti di energia pulita, caratterizzati da grandi investimenti iniziali e costi operativi contenuti.
L’IEA accende i riflettori: nasce l’Osservatorio sul Costo del Capitale
Per colmare il divario informativo e incentivare gli investimenti nei Paesi EMDE, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha lanciato nel 2022 il Cost of Capital Observatory, una piattaforma che raccoglie dati empirici sui reali termini finanziari dei progetti energetici. Giunto al suo terzo aggiornamento nel 2024, l’Osservatorio ha ampliato il proprio raggio d’azione sia a livello tecnologico che geografico, basandosi su dati di aziende che hanno finanziato o sviluppato oltre 1.700 progetti globali.
Hydro e Sud-est asiatico: le novità del 2024
Tra le novità di quest’anno: l’inclusione dei progetti idroelettrici – la principale fonte di energia rinnovabile a livello globale – e l’estensione del monitoraggio al Sud-est asiatico, un’area destinata a rappresentare il 25% della crescita della domanda energetica globale entro il 2035.
Costi più alti del doppio per le rinnovabili nei Paesi emergenti
I risultati dell’Osservatorio confermano un dato allarmante: il costo del capitale per progetti rinnovabili e batterie nei paesi EMDE è almeno il doppio rispetto a quello delle economie avanzate. Le variazioni sono significative a seconda del paese e della tecnologia, ma il trend generale mostra un aumento dei costi rispetto all’edizione 2023, influenzato da tassi di interesse locali e dinamiche normative.
Batterie in co-location: la frontiera dell’energia flessibile
In molti mercati, il costo medio del capitale per batterie utility-scale è ormai simile a quello degli impianti solari standalone. Le batterie sono spesso installate insieme a impianti fotovoltaici o eolici, contribuendo alla flessibilità della rete. Secondo i dati raccolti tra il 2021 e il 2024, il prezzo delle batterie è crollato di oltre due terzi nell’ultimo decennio, trainato da innovazione e scala produttiva.
Sempre più sviluppatori associano le batterie agli impianti solari per coprire la domanda serale, laddove la capacità di accumulo lo consente. Questo consente di ridurre la variabilità della produzione rinnovabile e offrire servizi di bilanciamento alla rete, rendendo l’accoppiata solare + storage uno dei pilastri della transizione energetica.