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Rapporto Istat: +7,6% l’uso del web tra gli over 65. Un italiano su due fa shopping online

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In aumento gli Italiani online, uno su due effettua acquisiti in rete. Resta il gap fra Nord e Sud e fra uomini e donne, ma crescono gli internauti over 65.

Nel 2024 l’81,9% della popolazione di sei anni e più ha usato Internet nei tre mesi precedenti l’intervista. L’uso di Internet ha raggiunto livelli prossimi alla saturazione per gran parte della popolazione. Oltre il 93% delle persone tra gli 11 e i 54 anni si è connessa alla Rete negli ultimi tre mesi; la quota scende invece al 68,1% tra le persone di 65-74 anni, per arrivare al 31,4% tra la popolazione di 75 anni e più.

Uso di Internet +2,4% in un anno e +7,6% per gli over 65

Tra il 2023 e il 2024 aumenta di 2,4 punti percentuali l’uso della Rete, con incrementi soprattutto nella popolazione adulta e anziana, con picchi nelle coorti dei 65-74enni e in quella di 75 anni e oltre (rispettivamente di +7,6 e +6,7 punti percentuali).

Uso del web, resta il gap uomini e donne

L’uso delle ICT risulta ancora significativamente diverso tra la popolazione maschile e quella femminile. Nel 2024, infatti, dichiara di accedere a Internet l’84,5% degli uomini di sei anni e più a fronte del 79,5% delle donne. Questo divario, tuttavia, riguarda principalmente le classi di età più anziane: fino ai 59 anni le differenze di genere sono infatti nulle, mentre i 60-64 anni avvantaggiano gli uomini di 4,3 punti percentuali. Tra gli individui ultra 75enni, infine, il vantaggio maschile nell’uso di Internet diventa particolarmente marcato (38,3% degli uomini contro il 26,5% delle donne).

Digital divide, il Sud indietro del 7% rispetto al Nord

Nel 2024 si conferma l’esistenza di un importante divario territoriale. Il ritardo del Mezzogiorno (77,5%) nell’uso di Internet è reso evidente da uno scarto di 7 punti percentuali rispetto al Nord e di 5,9 punti percentuali rispetto al Centro. Il titolo di studio continua a essere un fattore discriminante: tra le persone di sei anni e più, naviga sul web il 95,8% di coloro che hanno una laurea e il 91,6% di quanti hanno un diploma di scuola secondaria superiore rispetto al 69,7% di chi ha conseguito al massimo la licenza media. Tra gli occupati le differenze tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti da un lato e operai dall’altro si sono gradualmente attenuate negli anni (96,5% contro 92,0%).

Tre persone su quattro online per chattare

Tre persone su quattro utilizzano Internet per chattare L’uso della Rete è prevalentemente orientato verso i servizi di comunicazione. Nel 2024, nei tre mesi precedenti l’intervista, il 73,4% degli internauti di sei anni e più ha usato servizi di messaggeria istantanea, il 66% ha effettuato chiamate sul web e il 62% ha utilizzato la posta elettronica.

Più della metà degli utenti usa Youtube, Instagram e TikTok

Diffuso anche l’utilizzo della Rete per guardare video da servizi di condivisione come, ad esempio, YouTube, Instagram, Tik Tok (57,4%). L’ascolto della musica in streaming o attraverso web radio si attesta al 49,4%. Quasi la metà degli utenti ha cercato in rete informazioni su merci o servizi (48,2%), mentre il 46% ha cercato informazioni sulla salute.

Poco più dei due quinti ha utilizzato Internet per accedere a servizi bancari (44,3%). Oltre un quarto della popolazione fa formazione online. L’indagine rileva l’uso della Rete per attività riferite all’acquisizione e all’aggiornamento delle competenze e delle conoscenze per motivi professionali, di studio o personali.

Per formazione online si intende sia quella che dà luogo a un titolo di studio o a una qualifica professionale (formale), sia quella che non attribuisce alcuna qualifica ma è condotta comunque in maniera organizzata (non formale), sia, infine, quella perseguita intenzionalmente dall’interessato ma non organizzata (informale).

Formazione online in aumento

Il 27,5% della popolazione di sei anni e più che ha usato Internet negli ultimi tre mesi ha preso parte ad attività formative, intese come corsi esclusivamente online o anche con utilizzo di materiale didattico digitale (materiali audiovisivi, software per l’apprendimento online, libri di testo elettronici). L’uso del web per questo particolare ambito è più diffuso tra i ragazzi di 11-19 anni, per poi decrescere progressivamente con l’età.

Tra le persone con età compresa tra i 35 e i 44 anni la quota cala al 33,7% e si riduce a meno di un decimo tra i 65 e i 74 anni (7,8%). Rispetto al 2023 la partecipazione ad attività formative online cresce di 1,1 punti percentuali, con un incremento dovuto soprattutto ai giovani di 25-34 anni (+3,4 punti percentuali) e agli adulti di 45-54 anni (+3 punti percentuali). Risultano in controtendenza i ragazzi di 11-14 anni, per i quali si registra una diminuzione di 5,3 punti percentuali. Tra le motivazioni per cui si utilizza la Rete per svolgere attività di formazione prevale la finalità scolastica tra i giovani di 11-19 anni (60% circa), mentre tra le persone di 25-54 anni quelle legate a motivi sia professionali (oltre il 22%) sia privati (oltre 13%).

Quasi una persona su due effettua acquisti online (uno su tre over 14)

Un aspetto rilevante dell’uso di Internet nella vita quotidiana è il commercio elettronico. Nel 2024, il 46,8% delle persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi ha dichiarato di aver acquistato od ordinato merci o servizi per uso privato nel corso dell’anno. Più di un terzo (36,4%) degli over14enni ha ordinato o comprato merci o servizi nei tre mesi precedenti l’intervista, il 10,4% nel corso dell’anno e il 5,5% più di un anno fa.

Sono più propensi a comprare online gli uomini (50,5% negli ultimi 12 mesi contro il 43,3% delle donne), i residenti nel Centro-nord (50,0% rispetto al 38,4% del Meridione) e i giovani tra i 20 e i 24 anni (73,5%). Rispetto al 2023 aumenta di 2,2 punti percentuali la quota di internauti che ricorre all’e-commerce almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

Abbigliamento e articoli per la casa si confermano gli acquisti più diffusi in Rete

Oltre alla frequenza con cui i cittadini ricorrono al commercio elettronico, l’indagine rileva la tipologia di beni e servizi acquistati via Internet negli ultimi tre mesi per uso privato. Nel 2024, tra gli individui di 14 anni e più, l’acquisto di capi di abbigliamento, scarpe o accessori è il più diffuso (23,2%), seguito dall’acquisto di articoli per la casa elettrodomestici esclusi (13,7%). Il 13,4% ha sottoscritto abbonamenti per piattaforme di streaming per film, serie TV ed eventi sportivi mentre l’11,4% ha acquistato su Internet servizi di trasporto.

Quasi il 25% della popolazione scarica moduli dai siti web della PA

L’indagine rileva informazioni sull’interazione dei cittadini con la Pubblica Amministrazione centrale, regionale o locale o con i gestori dei servizi pubblici mediante l’uso dei siti web o app. Nel 2024 il 29,1% delle persone di 14 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 12 mesi ha visitato i siti web della Pubblica Amministrazione per ottenere informazioni di vario genere, ad esempio su servizi, benefici, diritti, leggi e orari di apertura (+1,3 rispetto al 2023).

Il 25,3% ha utilizzato i siti web della P.A per consultare informazioni personali tra cui salute, visualizzazione delle sanzioni amministrative, pensione (quota stabile rispetto all’anno precedente). Poco meno di un quarto ha scaricato o stampato moduli ufficiali (23,7%) o ha utilizzato i siti web o una app della P.A. per prenotare appuntamenti, ad esempio, presso ambulatori, biblioteche o con funzionari pubblici (23%).

Poco più di una persona su 10 utilizza le banche dati o i registri pubblici della P.A. (13,1%, +0,7 rispetto all’anno precedente). Si consolida l’uso dei siti web o delle app per reperire informazioni, mentre continua a registrarsi una riduzione per quelle attività che avevano visto un incremento durante la pandemia da Covid19. In particolare, si registra un calo dell’utilizzo dei siti web o app della P.A. per la stampa o il download di moduli ufficiali (-9,6 punti percentuali) o per prendere un appuntamento (-8 punti percentuali) rispetto al 2023 (rispettivamente 33,3% e 31%).

PA digitale, il 13% della popolazione ha fatto richiesta online di certificati o documenti

L’indagine rileva, inoltre, informazioni riguardo l’uso dei servizi di e-government, cioè quelli che consentono di svolgere le pratiche online invece di recarsi fisicamente presso le sedi delle autorità o dei gestori dei servizi pubblici. Nel 2024 il 13% dichiara di aver fatto online la richiesta di certificati o documenti (es. nascita, residenza, carta d’identità), l’11,6% di aver effettuato l’iscrizione alla scuola o all’università, il 9% ha richiesto prestazioni di previdenza sociale (es. pensione o assegno unico) e il 9,8% ha compilato o modificato o approvato la propria dichiarazione dei redditi tramite siti web o app. In questo ambito risultano essere più propense a usufruire del servizio le persone di 35-44 anni e quelle residenti nel Centro-nord.

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