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Auto elettriche, piano incentivi USA da 36 miliardi di dollari in dieci anni

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Un blocco di misure contro inflazione e deficit, ma anche per decarbonizzare l’economia americana, a partire dall’industria dell’auto, con nuovi incentivi all’acquisto di veicoli elettrici, ma con molti vincoli per i prodotturi: niente più prodotti e materie prime “made in China” entro il 2025.

Il Senato americano vota green

Il Senato americano ha dato il suo via libera all’Inflation Reduction Act, un disegno di legge fortemente voluto dai Democratici per contenere l’inflazione, per favorire e accelerare la transizione ecologica ed energetica, del valore complessivo di 740 miliardi di dollari. Tra gli obiettivi anche un piano di incentivi per l’acquisto di auto elettriche e una serie di misure dedicate al contenimento del surriscaldamento globale.

Un disegno di legge (presto in discussione anche alla Camera, dove i Democratici hanno una maggioranza solida) che, oltre alle misure per la riduzione del deficit, un maggiore sostegno alla sanità pubblica e tasse più elevate sui grandi profitti societari, prevede anche un massiccio intervento statale per rafforzare il piano di decarbonizzazione nazionale, ridurre le emissioni inquinanti, aumentare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e promuovere mobilità e trasporti puliti.

Il piano per favorire l’acquisto di auto elettriche

Per questi obiettivi il Governo americano ha previsto 369 miliardi di dollari di investimenti, facendo di questo disegno di legge la più imponente misura economico finanziaria mai adottata da Washington in tema di cambiamenti climatici.

Al centro dell’investimento ci sono le auto elettriche e più in generale l’elettrificazione della mobilità. Il documento prevede 36 miliardi di dollari di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici nei prossimi dieci anni.

Incentivi e vincoli

Per i consumatori americani che vorranno acquistare un’automobile elettrica 100% a batteria ci dovrebbero essere 7.500 dollari di incentivi, ma solo se i produttori assicureranno un piano di sostituzione delle batterie “made in China” con soluzioni prodotte in casa entro il 2024.

Il vincolo si estende anche ai minerali necessari alla loro produzione: saranno vietati quelli provenienti dalla Cina e da qualsiasi altro Paese dove non vigono accordi di libero scambio entro il 2025.

Le case automobilistiche americane vogliono ampliare la propria quota di mercato mondiale dell’emobility e si dicono soddisfatte per la proposta di legge, ma hanno già reso noto che le tempistiche sono impossibili da seguire, soprattutto le scadenze.