AT&T entra nel mercato NFC con ISIS e punta sui pagamenti mobili, mercato da 35 mld di dollari

di Flavio Fabbri |

AT&T continua intanto a verificare la possibile cessione delle celebri Yellow Pages, che hanno causato all’azienda perdite operative ingenti negli ultimi trimestri.

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Il mercato dei pagamenti mobili attraverso tecnologia Near Field Communication è uno dei più rilevanti business del momento. Entro il 2016 si calcola che il settore NFC raggiungerà un valore pari a 35 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 35% sui mercati internazionali già dal 2012.

 

Una recente indagine di Juniper Research mostra un incremento consistente di applicazioni NFC ai pagamenti mobili per l’acquisto di beni nei negozi e di biglietti per i trasporti pubblici e privati. Il volume di transazioni monetarie legate a tali servizi di pagamento NFC nel mondo si aggireranno intorno ai 75 miliardi di dollari per il 2015.

 

Un mercato che sarà alimentato anche dall’utilizzo dei device mobili al posto delle carte di credito e di debito, con una forte spinta alla mobile commerce. Dopo Google, ora anche ISIS, joint venture tra AT&T, T-Mobile e Verizon, ha ufficialmente fatto accesso sul mercato dei pagamenti mobili via NFC. David Snow, ricercatore Juniper, non ha dubbi sulla bontà della scelta effettuata da ISIS: “Il mercato mcommerce, nei suoi segmenti maggiori, money transfer, beni fisici, NFC e coupon, ha registrato crescite enormi nelle transazioni monetarie, anche tre volte più grandi rispetto al 2010“.

 

I mercati più importanti sono quelli nordamericani ed europei che, entro il 2014, segneranno una crescita sostenuta rispetto a quelli asiatici, conquistando il 50% delle quote del mercato mobile payments – NFC.

 

Sempre AT&T, da gennaio, ha mostrato l’intenzione di cedere le celebri Yellow Pages. Le equivalenti delle nostre Pagine Gialle hanno infatti causato all’azienda perdite operative ingenti negli ultimi trimestri e il gigante americano delle telecomunicazioni ha deciso di mettere sul mercato l’asset.

 

Come ebbe modo di affermare Randall Stephenson, il CEO di AT&T, su Bloomberg: “Dobbiamo prendere una decisione su cosa fare di questa unità, o procediamo con una ristrutturazione, o si vende“. Sono circa 600 i dipendenti occupati in Yellow Pages. Tra i probabili acquirenti si è fatta avanti Cerberus Capital Management e si parla di un accordo dal valore ipotetico di oltre 1,5 miliardi di dollari.

 

Gli elenchi del telefono continuano ad essere un business negli Stati Uniti, soprattutto per le attività commerciali e pubblicitarie locali, ma è certo che simili servizi in rete offerti da Google e Yelp, ad esempio, stanno cominciando ad erodere pubblico e risorse e AT&T è dovuta ricorrere alle stesse soluzioni, ma spedendo il doppio.

 

Al momento le Pagine Gialle americane ancora possono generare interessi sul mercato da parte degli investitori e gli ultimi dati parlano di ricavi per 781 milioni di dollari.

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