Infrastrutture

5G Italy e il futuro della mobilità: verso le infrastrutture intelligenti

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Eugenio Fedeli (Responsabile Ricerca e Sviluppo RFI), Mario Nobile (Direttore Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e Joel Andrè Ornstein (Vice Chairman Veea; Board member of Hyperloop TT) al 5GItaly 2020.

Infrastrutture di rete che comunicano tra loro tramite sensori e sistemi intelligenti. Il 5G consentirà di gestire i nuovi servizi di smart mobility. Grazie al nuovo standard, infatti, sarà possibile sviluppare applicazioni all’avanguardia che miglioreranno sensibilmente efficacia e affidabilità del trasporto pubblico.

Ne hanno parlato al 5GItalty e il Recovery Fund i partecipanti al panel “Mobilità: Verso le infrastrutture intelligenti”, che è stato moderato da Raffaele Barberio.

Digitale e 5G nelle reti di RFI

La RFI, Rete Ferroviaria Italia, sta affrontando la sfida del futuro da diversi anni. il 5G può diventare fondamentale per disseminare lunga la rete ferroviaria di 24 mila km di binari e 1500 km di alta velocità una nuvola di sensori per garantire la sicurezza della circolazione dei mezzi. Di tutti gli investimenti annui, 20 milioni di euro sono per l’innovazione e la ricerca in questo settore”, ha affermato Eugenio Fedeli, Responsabile Ricerca e Sviluppo, RFI.

Il 5G è una grande opportunità e consentirà di trasformare la rete di comunicazione in una piattaforma tecnologica applicativa, ridefinendo l’ecosistema industriale in termini di innovazione e pervasività del “nuovo” digitale declinato in soluzioni IoT, big data, mobile cloud, intelligenza artificiale, blockchain e industria 4.0”.

La nuova rete mobile consentirà anche innovazione nel segnalamento ferroviario, nei sistemi di circolazione dei treni, con una nuova rete proprietaria FRMCS in grado di supportare l’evoluzione del sistema di segnalamento interoperabile europeo.

La cosa che ci interessa di più è come il 5g può essere disruptive nella manutenzione predittiva”, ha detto il Responsabile RFI.

Grazie a tecnologie satellitari e 5G si stanno raccogliendo dati diagnostici dell’infrastrutture ferroviaria con il progetto DINoS5G, in fase di realizzazione presso il Circuito di Test di Bologna San Donato, di cui sono partner TIM, Telespazio, FUB, Fondazione Bruno Kessler e altri.

Il kik-off meeting è previsto in questo mese di dicembre”, ha dichiarato Fedeli.
Duplice l’obiettivo del progetto europeo.

Il primo è realizzare un sistema di Diagnostica Integrata Fissa/Mobile basata su algoritmi di manutenzione predittiva. I risultati del progetto permettono di definire un piano di attrezzaggio tecnologico sia in termini di rete di telecomunicazioni che di sistemi di diagnostica.

Il secondo è sviluppare una soluzione tecnologica innovativa per la manutenzione intelligente dell’infrastruttura ferroviaria, volta ad incrementarne la disponibilità, attraverso l’integrazione delle reti di comunicazione terrestre 5G e satellitari”.

Trasporti, infrastrutture e nuove esigenze

Per il Governo è intervenuto Mario Nobile, Direttore Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “L’esigenza principale della rete di trasporto è legata alla cura dell’infrastruttura stessa e al suo controllo. il 5G ci consente di ragionare su strategie di controllo e monitoraggio della rete. Abbiamo banche dati dedicate alle infrastrutture e il 5G ci aiuta ad ottenere più funzioni di avviso”.

Tutto quello che si muove sopra la rete anche deve essere connesso. La domanda di trasporto è cambiata ormai e la pandemia ha accelerato questo processo”.

Il 5G serve ad adattare l’offerta di trasporto pubblico alle nuove diversificate esigenze, che sono passate da cicliche a modulari. Scuole, uffici, negozi, avranno orari diversi non più fissi e grazie alle applicazioni mobili è possibile offrire un servizio personalizzato a seconda delle esigenze dell’utenza”, ha precisato il Direttore.

Con il 5G cambieremo il modo in cui si utilizzano i sistemi di trasporto, per consentire la sua evoluzione futura. Importante è che l’utente sia attore di questa rete, non solo fruitore”.

Il ruolo dell’edge computing

Molto suggestivo, infine, è stato l’intervento di Joel Andrè Ornstein, Vice Chairman, Veea Inc.; Board member of Hyperloop Transportation Technologies; Romulus Capital, secondo cui: “Internet scomparirà molto presto. Siamo circondati da miliardi di sensori e oggetti, che costruiscono ambienti dinamici. È all’interno di questo scenario che avremo modo di affrontare le grandi sfide imposte dal nostro tempo, tra cui il Covid-19”.

Veaa si occupa di edge computing, utile per il 5G perché sarà un cloud di seconda generazione, soprattutto guardando all’IoT e alla mobilità intelligente: “Viviamo in un fiume di dati, 2,5 quintilioni di byte al giorno, un quintilione è pari a un miliardo di triliardi. Questo dato enorme raddoppia ogni otto mesi circa. Flusso di dati che generiamo noi con applicazioni mobili e web destinate ad ogni utilizzo, soprattutto video, ma che proprio il Covid ha accelerato nella produzione giornaliera, a causa delle misure di lockdown e del nostro riversarci in rete in massa”.

Tutta questa massa di dati è frutto anche di una crescente serie di esigenze territoriali, che solo con un livello di edge comuting potremo soddisfare, non solamente con il 5G perché l’elaborazione dei dati sarà in tempo reale, come le decisioni”, ha spiegato Ornstein.

Andiamo verso una società post-cloud, dove il sistema centralizzato del cloud non si sposa bene con il sistema 5G delle risposte istantanee, che è decentralizzato. Serve l’edge computing per sviluppare la mobilità futura e forse l’Europa ha perso la sfida della competitività con il cloud”.

La tecnologia Hyperloop

Ornstein fa parte anche del Consiglio di amministrazione di Hyperloop TT, il treno superveloce nato da un’idea di Elon Musk, in grado di raggiungere i 1.200 km/h. Un’infrastruttura avanzata che consentirebbe di viaggiare da Roma a Milano in mezz’ora a bordo di un treno a levitazione magnetica passiva.

Si tratta di un’infrastruttura avanzata per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all’interno di tubi a bassa pressione. All’interno dei tubi le capsule si muovono su un cuscino d’aria generato attraverso più aperture nella sua base, così da ridurre ulteriormente l’attrito. In alternativa, come detto, c’è la possibilità di utilizzare magneti permanenti per la levitazione magnetica delle capsule.