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5G, Vodafone porta a sette gli aeroporti connessi del Regno Unito

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Quattro sono già operativi, tre sono in fase di completamento dell’infrastruttura di rete, così gli hub aeroportuali britannici lanciano la sfida dell’iperconnettività a tutto il mondo, in particolare all’Europa. Il ministro Salvini critico sul via libera della Commissione Ue al 5G negli scali e sugli aerei.

Crescono gli hub aeroportuali britannici connessi in 5G

Due aeroporti sono già connessi alla rete 5G di Vodafone UK, il George Best di Belfast e l’aeroporto internazionale di Newcastle. Altri tre arriveranno nei prossimi mesi e sono Birmingham, Edimburgo e Glasgow, con l’installazione della rete in fase operativa affidata a Exchange Communications.

La notizia è stata data dalla stessa Vodafone, che in questo modo vuole assicurare ai passeggeri di tutto il mondo in arrivo nel Regno Unito, o in semplice transito verso altre destinazioni intercontinentali, con smartphone e altri dispositivi abilitati al 5G, l’accesso a tutta una serie di servizi di nuova generazione.

Nuovi servizi

Oltre le caratteristiche tecniche del nuovo standard di rete, come velocità elevata, bassa latenza, connessione stabile, rapidità nel download di film e nell’accesso a qualsiasi contenuto e documento per lavoro, studio e intrattenimento, si potrà anche procedere al check-in contactless, al boarding con passaporto digitale, alla prenotazione dei carrelli smart tramite applicazione e molto altro anche in termini di shopping nei negozi dell’aeroporto.

Questo significa un nuovo ambiente virtuale, magari il metaverso (un esempio è BLR Metaport di Bangalore), che si integra e si sovrappone perfettamente a quello fisico dell’infrastruttura aeroportuale, con nuove opportunità di fare impresa, di creare posti di lavoro e sviluppare business per tutta la comunità che vive sul territorio.

Non si tratta dei primi lanci di reti 5G per aeroporti, nel Regno Unito, perché sempre Vodafone aveva già connesso alla rete di nuova generazione anche l’aeroporto di Manchester nel 2019 e poi Gatwick a marzo 2022.

Gatwick registrava un flusso di 60 mila passeggeri al giorno durante il 2019, per un totale di 47 milion di transiti. Vodafone UK intende

Nessun problema di sicurezza per il momento

Nonostante i problemi di sicurezza sollevati negli Stati Uniti e imputati alle interferenze che le reti 5G causerebbero alle strumentazioni di bordo degli aerei, in Gran Bretagna non è mai accaduto niente di simile, almeno stando ai dati pubblicati dall’Autorità per l’aviazione civile, che più volte nei Report periodici ha evidenziato l’assenza di denunce di qualsiasi tipo di criticità o addirittura di incidenti legati alla connettività 5G.

In Europa stessa situazione, in assenza di criticità o incidenti legati alle possibili interferenze della rete 5G con le strumentazioni di bordo degli aerei, la Commissione europea ha dato il via libera alle compagnie aeree per offrire servizi di connettività di nuova generazione a tutti i passeggeri.

La posizione italiana

Sul tema si è espresso per l’Italia anche il ministro delle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, intervenendo all’assemblea di Confesercenti: “La Commissione Europea ha autorizzato la fruibilità del 5G in volo quindi si potrà telefonare anche in aereo: non so come la pensiate voi ma in aereo era l’unico momento di tranquillità e serenità in cui potevi essere non raggiungibile. Come Mit vedremo di modulare nel tempo anche questa accessibilità perenne perché il tempo è un bene prezioso“.

Uno strano messaggio il suo, che stride con quanto accade in Europa e nel Regno Unito, facile da fraintendere, perché sembra che in Italia non abbiamo né l’intenzione, né le capacità, né le competenze per connettere in 5G i nostri principali aeroporti.

Rispetto a quanto affermato, verrebbe da chiedere al ministro, ma così dicendo non si rischia seriamente di danneggiare gli operatori di settore e il loro piani di investimento? Quali potranno essere le ricadute sui livelli di competitività dei nostri hub aeroportuali, rispetto a quelli europei e britannici?