Lo studio

5G e sanità, l’assistenza si sposta dall’ospedale a casa

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Il 5G avvicina i pazienti ai servizi sanitari: in molti già preferiscono la consultazione online con i medici, altri vedono i dispositivi indossabili come validi strumenti per gestire al meglio le patologie e controllare il benessere del nostro fisico.

Nel futuro prossimo il nostro modo di accedere ai servizi sanitari sarà profondamente mutato rispetto al passato. L’invecchiamento della popolazione, lo sviluppo dell’ecosistema digitale e nuovi servizi e tecnologie per medici e pazienti, faranno in modo che gran parte delle funzionalità ospedaliere siano ottimizzate in favore del ricovero domestico.

Tale scenario è confermato dal nuovo studio sulla sanità di Ericsson ConsumerLab, dal titolo “From Healthcare to Homecare”. Attraverso interviste a consumatori e decision maker di diversi settori, in primis sanitario e tecnologico, il Report fornisce una fotografia dell’impatto che le tecnologie per le comunicazioni, in particolare il 5G, avranno appunto sull’assistenza sanitaria.

Lo studio evidenzia che le reti di nuova generazione saranno cruciali nella trasformazione del settore sanitario, perché forniranno la necessaria efficienza nelle trasmissioni di dati all’interno di un ecosistema composto da feedback, avvisi, mobilità e bassa latenza. Le reti diventeranno un veicolo in grado di abilitare numerose applicazioni, tra cui il monitoraggio remoto tramite dispositivi medicali indossabili, l’interazione virtuale medico-paziente e la chirurgia robotica a distanza.

Tre le aree di approfondimento: l’assistenza sanitaria si sposta a casa; gli ospedali diventeranno dei data center; 5G come leva per trasformare in chiave digitale l’assistenza sanitaria.

Leggendo le pagine del documento, si nota che il 39% dei pazienti cronici ha ammesso di preferire la consultazione online dei medici, piuttosto che incontrarli di persona. Quasi 2 consumatori su tre pensano che i dispositivi indossabili possano fornire un valido aiuto per gestire al meglio patologie croniche e ridurre le visite dal medico. Più della metà dei decision maker crede che la decentralizzazione dei servizi sanitari su strutture locali migliorerà l’efficienza e farà fronte alla scarsità delle risorse.

Il 35% degli intervistati ha dichiarato che l’accesso online ad un archivio centrale faciliterebbe la gestione del proprio trattamento. Il 45% dei decision maker vede negli archivi centralizzati una grande opportunità per la fornitura di servizi sanitari.

E ancora, l’accesso ai dati dei pazienti permetterà ai medici di basare le proprie decisioni su una mole di dati maggiore e di migliorare i servizi offerti. Questa tendenza incrementerà l’importanza della sicurezza dei dati, già percepita dal 46% dei decision maker una problematica chiave.

Per quel che concerne il 5G, Il 42% dei decision maker evidenzia che i dispositivi connessi con il 5G consumeranno meno energia, mentre Il 37% si aspetta che tale tecnologia fornirà connessioni affidabili e dalla bassa latenza e un accesso più sicuro ai dati (47%).