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5G, per la GSMA servono ancora 7 Ghz in più di spettro radio. Scarica i Report

5G

La bellezza di 7 Ghz di spettro radio. La GSMA ha fatto i conti e ha calcolato quanti Ghz di spettro radio saranno ancora necessari perché il 5G possa sprigionare appieno tutte le sue potenzialità. E’ quanto emerge da due report appena pubblicati dall’organizzazione che raccoglie i principali operatori globali, secondo cui 5 Ghz del fabbisogno totale devono arrivare dalle onde millimetriche (mmWave), la porzione di spettro compresa tra i 30 e i 300 GHz. E’ questo il modo in cui le telco riusciranno a fornire i cosiddetti servizi mobili potenziati enhanced mobile broadband (eMBB) in ambienti urbani densamente popolati, servizi ultraveloci FWA (fixed wireless access) e servizi aziendali 5G.

5G, tre report della GSMA sul fabbisogno di spettro al 2030

5G Low Band Spectrum by 2030

5G mmWave Spectrum by 2030

5G Mid-Band Spectrum Needs 2030

I rimanenti 2 Ghz per le necessità del mercato dovrebbero invece arrivare dalla banda media (3.5 Ghz – 6 Ghz e 1 Ghz – 2.6 Ghz) e saranno destinati a servizi per smart city, consentendo la digitalizzazione di diversi settori fra cui la salute e l’istruzione.

Quando si parla della parte bassa dello spettro, infine, la GSMA dice che non c’è abbastanza capacità a livello globale per rispondere alle necessità del 5G. Detto questo, rendendo disponibili 600 Mhz di banda per il 5G si migliorerebbe la copertura broadband mobile nelle aree rurali del 30%-50%.  

“Lo spettro è al centro delle moderne economie digitali, ma è una risorsa scarsa. Con un’allocazione attenta e ponderata dello spettro, i governi e le autorità di regolamentazione possono sviluppare mercati digitali fiorenti e competitivi”, ha detto Luciana Camargos, capo dello spettro presso il GSMA, in una nota. “Il GSMA svolge un ruolo centrale nell’aiutare a informare queste decisioni, aiutando le autorità dello spettro a capitalizzare il vero valore degli investimenti degli operatori nelle reti 5G. Oggi presentiamo la visione del settore mobile per il 2030 per queste parti interessate e forniamo informazioni chiare sulle priorità per lo spettro in un mondo 5G”.

Il menù dello spettro in vista della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC-23)

La GSMA ha svolto questo compito per conto dei suoi membri delle telecomunicazioni in vista della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC-23) del prossimo inverno. Ospitato dall’ITU, rappresenta un’opportunità per vari settori dell’economia di esporre il motivo per cui dovrebbero essere assegnati segmenti specifici dello spettro. Come sappiamo, è un processo lungo anni per riallocare, mettere all’asta e quindi utilizzare nuove porzioni di spettro, quindi gli effetti di qualsiasi decisione presa durante il summit del prossimo anno probabilmente si faranno sentire molto più avanti in questo decennio. È quindi una tattica intelligente da parte del GSMA presentare la sua visione di ciò che il 5G può ottenere entro il 2030, a condizione che il settore abbia spettro sufficiente.

Per quanto il GSMA sia desideroso che le società di telecomunicazioni abbiano accesso a quanto più spettro possibile, i governi e le autorità di regolamentazione devono ancora procedere con cautela. Come gli operatori statunitensi hanno scoperto quest’anno con i loro tentativi di implementare il 5G sulle stesse frequenze in banda C utilizzate dagli altimetri degli aerei, le cose non vanno sempre secondo i piani.

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