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5G, Ofcom fissa i tetti per l’asta in banda 2.3 e 3.4 Ghz

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L’Ofcom ha fissato le regole per l’asta del 5G nel Regno Unito, che si terrà entro l’anno. A gara 190 Mhz in banda 2.3 e 3.4 Ghz.

L’Ofcom ha fissato le regole per l’asta del 5G, che si terrà entro l’anno nel Regno Unito. A gara andranno complessivamente 40 Mhz in banda 2.3 Ghz e 150 Mhz in banda 3.4 Ghz. Il regolatore inglese fisserà dei tetti massimi di spettro per gli operatori mobili, per limitare il predominio dei maggiori player BT/EE e Vodafone.

Come proposto nella consultazione dello scorso mese di novembre, ogni operatore potrà disporre di un tetto massimo di complessivi 255 Mhz di spettro immediatamente utilizzabile, e di un tetto massimo complessivo di 340 Mhz di spettro per singolo operatore. Si tratta del 37% di tutto lo spettro che sarà utilizzabile nel 2020, comprensivo non solo delle frequenze che saranno mese a gara ma anche della banda 700 Mhz che sarà liberata più avanti.

I limiti fissati implicano che BT/EE non potrà partecipare all’asta per i 2.3 Ghz ma potrà partecipare soltanto alla gara sui 3.4 Ghz per un massimo di 85 Mhz di spettro aggiuntivo.

Vodafone, dal canto suo, potrà aggiudicarsi un massimo di 185 Mhz complessivi in banda 2.3 Ghz e 3.4 Ghz.

Oltre ai 700 Mhz, che sono ancora occupati dai broadcaster televisivi, Ofcom ha rimandato anche l’asta per la banda 3.6-3.8 Ghz, anch’essa individuata per l’utilizzo in 5G, ma non ancora disponibile a livello nazionale. Tanto più che recentemente è stata 3 Uk a rilevare porzioni di spettro in banda 3.4 e 3.6-3.8 Ghz per ridurre il gap spettrale con i competitor.

La stessa 3 Uk ha fortemente criticato i tetti fissati dall’Ofcom per l’asta appena annunciata, definendoli un calcio nei denti di tutti i consumatori che hanno sottoscritto la campagna “Make the Air Fair”, lanciata dall’operatore a fine 2016 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di fissare un tetto massimo del 30% di spettro per ogni operatore.

Secondo 3 Uk, Ofcom ha mostrato scarso interesse nel contrastare la mancanza di equilibrio nella distribuzione dello spettro fra operatori mobili.

Ma ci sono ancora margini per cambiare le regole dell’asta, visto che l’Ofcom ha aperto una consultazione pubblica fino al 14 agosto per raccogliere i commenti del mercato.

Il regolatore di Londra ha infine fissato i prezzi per l’asta, pari a 10 milioni di sterline per un blocco di 10 Mhz in banda 2.3 Ghz e un milione di sterline per 5 Mhz in banda 3.4 Ghz.

Il prezzo complessivo per i 190 Mhz che saranno battuti all’asta è pari a 70 milioni di sterline.